Il blitz di oggi, 5 marzo, dei carabinieri di Monza ha permesso di sgominare una banda dedita alle truffe agli anziani e attiva in tutto il nord Italia. In manette sono finite 4 persone di età compresa fra i 30 e i 61 anni, con sedi a Napoli e Milano.
Monza, arrestata banda dedita alle truffe agli anziani
Aveva basi a Napoli e Milano, ma era attiva in tutto il nord Italia la banda sgominata dai carabinieri di Monza e accusata di truffe agli anziani. Arrestati oggi, 5 marzo, 4 persone fra i 30 e i 61 anni su ordinanza del gip del Tribunale di Monza.
A far scattare le indagini sono state due denunce arrivate ai militari da parte di cittadini a Vimercate e a Seregno. Per mesi gli inquirenti hanno analizzato i tabulati telefonici e avviato intercettazioni telefoniche le utenze degli indagati.
Attraverso pedinamenti, osservazioni, accertamenti patrimoniali e acquisizioni delle registrazioni dei video delle telecamere di sorveglianza di palazzi e strade, i carabinieri sono riusciti a recuperare contanti e oggetti preziosi.
In particolare, proprio le perquisizioni hanno permesso di cogliere in flagranza di reato i soggetti, reduci da una truffa appena consumata. La refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. I colpi hanno coinvolto i territori della Brianza, i comuni di Cantù, Voghera e Crema in Lombardia, e Alessandria e Novara in Piemonte.
Il modus operandi delle truffe
I 4 soggetti, i cui nomi sono finiti sul registro degli indagati, avevano messo su un sistema collaudato di truffe. Un finto carabiniere o avvocato contattava telefonicamente la vittima designata chiedendo di chiamare un congiunto in stato di necessità di denaro.
Instillata l’urgenza nel malcapitato, venivano richieste somme tra i 3mila e i 12mila euro, a mo’ di cauzione dopo un simulato incidente stradale, arresto per guida senza patente e simili. Successivamente, un emissario era incaricato di recuperare dalla vittima la somma stabilita.
La banda era fornitissima di sedi operative sul territorio, utenze telefoni e persino veicoli a noleggio per gli spostamenti. I denunciati dovranno rispondere delle accuse di associazione a delinquere finalizzata alla truffa al concorso in truffa aggravata.
Il vertice dell’organizzazione, però, è un uomo di 41 anni residente da Napoli. Era lui ha pianificare gli agguati e a stabilire i dettagli delle operazioni, comprando le schede telefoniche e cellulari usa e getta e designando le vittime. Sempre lui dava i compensi per i partecipanti e forniva loro i contatti del legale in caso di controversie o problemi legati alle truffe.