È stato fermato in Germania l’uomo di origini nigeriane accusato di aver accoltellato alla gola la 61enne austriaca Waltraud Kranebitter Auer nel garage della sua abitazione di Bolzano. I sospetti si erano concentrati sul 35enne fin da subito: si era ipotizzato che l’uomo volesse “vendicarsi” del fatto che la moglie, con cui era in fase di separazione, lo avesse lasciato, tornando insieme ai loro figli dai suoi genitori.

Donna accoltellata nel garage di casa a Bolzano, arrestato in Germania il genero

A riportare la notizia del fermo del 35enne è l’Ansa, secondo cui l’uomo sarebbe stato rintracciato nei pressi di Monaco di Baviera, dove insieme alla moglie e ai loro figli viveva prima che lei si trasferisse in Italia per stare con i suoi genitori.

Sembra che siano in fase di separazione e che l’uomo, di origini nigeriane, non abbia accettato di buon grado la decisione della moglie di tornare dai suoi. Per questo, fin dai primi istanti, si era ipotizzato che fosse stato lui a macchiarsi del tentato omicidio della madre della donna, trovata ferita nel garage della sua abitazione di Bolzano lo scorso 13 febbraio.

Stando alle ricostruzioni, l’uomo avrebbe fatto saltare la corrente elettrica, aspettando la 61enne – che in quel momento era da sola in casa con i nipotini (il marito era a cena dalla sorella con la figlia) – vicino al contatore, per poi aggredirla a coltellate alla gola.

A dare l’allarme, dopo aver sentito le urla della donna e aver trovato il suo corpo sul pavimento, era stato un vicino di casa: all’arrivo dei soccorsi Waltraud Kranebitter Auer era stata immediatamente trasferita in ospedale ed era riuscita a salvarsi (da poco ha potuto lasciare la terapia intensiva).

L’uomo invece si era dato alla fuga, venendo additato come possibile colpevole dei fatti dal marito della vittima, che tuttavia non si era detto certo dei suoi sospetti perché a suo dire, nonostante le difficoltà manifestate nell’accettare la fine del matrimonio con la figlia, il genero non era mai stato violento.

Poi, nelle scorse ore, la svolta: in ottemperanza a un ordine di indagine europeo, la polizia tedesca non avrebbe solo tratto in arresto l’uomo, ma gli avrebbe anche sequestrato il cellulare, il laptop, un tablet e un mazzo di chiavi, disponendo nei suoi confronti la misura cautelare del carcere.

Uomo accoltellato e rapinato in piazza delle Erbe

La notizia dell’arresto del sospettato di tentato omicidio segue di qualche ora quella del fermo dei due uomini extracomunitari di 29 e 32 anni che domenica sera hanno accoltellato e poi derubato un loro connazionale in piazza delle Erbe, sempre a Bolzano.

A dare l’allarme, presentandosi in caserma, era stata la stessa vittima, che aveva raccontato di essere stata minacciata e aggredita in strada dai due, che poi erano scappati con il suo portafogli e il suo telefono cellulare. Poco dopo entrambi si erano presentati al pronto soccorso per chiedere di essere medicati: degli agenti, notando i loro strani atteggiamenti, li avevano fermati per degli accertamenti, scoprendo che corrispondevano alla descrizione degli autori della rapina.

Al momento della perquisizione avevano ancora con loro il portafogli e il telefono cellulare della vittima, ma anche un coltello dalla lama di circa 20 centimetri insanguinato. Una volta ammanettati avrebbero colpito con calci e morsi gli agenti. Sembra che alle spalle abbiano diversi precedenti: per questo il questore di Bolzano Paolo Sartori ha emesso nei loro confronti un decreto di espulsione dal territorio nazionale.