Lo stupro avvenuto a Palermo, lo scorso agosto, in un cantiere abbandonato del Foro Italico, vede oggi 5 marzo la prima condanna. L’unico minorenne, R. P., del gruppo è stato condannato dal Tribunale dei minorenni ad 8 anni e 8 mesi di carcere.
La richiesta dell’accusa era di 8 anni per l’imputato, che era diventato maggiorenne pochi giorni dopo la violenza. Gli altri sei giovani imputati saranno giudicati dal gup del tribunale ordinario.
Stupro di gruppo a Palermo, condannato a 8 anni e 8 mesi l’imputato minorenne
La violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 19 anni da parte di alcuni “amici“, lo scorso 7 luglio, aveva destato profonda preoccupazione nell’opinione pubblica. Ancora una volta, diventava palese che per molte donne o ragazze si potevano trovare improvvisamente in situazioni che ne mettevano a rischio l’incolumità, perpetrate da chi si fingeva loro amico.
La giustizia ha fatto il proprio corso e oggi ha condannato ad 8 anni e 8 mesi uno dei ragazzi che faceva parte del branco che stuprò la 19enne. Era l’unico minorenne del gruppo, che compì la maggiore età pochi giorni dopo lo stupro al Foro Italico.
Il processo si celebrava con rito abbreviato, come da richiesta dello stesso imputato, e la gup del tribunale dei minorenni Maria Pino ha aggravato la richiesta dell’accusa, che era stata di 8 anni di detenzione. Il ragazzo condannato oggi era stato arrestato lo scorso agosto e poi affidato ad una comunità dopo la scarcerazione.
R. P. si era professato come l’unico innocente della vicenda, ma nei giorni successivi le Forze dell’Ordine hanno notato che il ragazzo aveva pubblicato alcuni post sui social in cui minimizzava l’accaduto, mostrando anzi di aver partecipato con entusiasmo alla vicenda.
Contro di lui anche una chat in cui ammetteva con un amico che la diciannovenne non era consenziente. Gli altri appartenenti al branco, maggiorenni e attualmente in carcere, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato.