Il ricordo di Lucio Dalla si fa subito racconto, è un’icona della canzone italiana non più tra noi, ma con noi. E’ presente e assente allo stesso tempo. Finché c’è memoria non c’è separazione, e in questo caso mai ci sarà. “E’ un’assenza tuonante, e fa più rumore di una presenza”, ha esordito Pierdavide Carone a That’s Amore. Lucio Dalla, musicista, cantante, uomo di letteratura, poeta, ha indelebilmente segnato la storia della musica italiana: dovrebbe essere oggetto di studio a scuola, secondo gli addetti ai lavori. Dopotutto una poesia è una poesia, non c’è che tempo che sbiadisca il ricordo, o riduca il valore. “Ha scritto brani che trascendono la mortalità, canzoni che vengono ascoltate e cantante all’infinito”, ha aggiunto Carone.
Lucio Dalla profeta in patria. In via d’Azeglio a Bologna sono nate collaborazioni e canzoni
Il maestro, l’uomo e il genio, di Lucio Dalla rimane di tutto un pò. Amava ed era amato dalla sua Bologna, è stato profeta in patria, frequentava ristoranti e luoghi oggi diventati con lui iconici. “In via d’Azeglio a Bologna sono nate canzoni straordinarie, oltre alla mia collaborazione e amicizia con Lucio. Quella via dovrebbero dedicargliela – ha fatto sapere Pierdavide – quando l’ho incontrato ero nervoso all’idea di far sentire le mie canzoni al Leonardo da Vinci della musica italiana. Mi avevano detto che era un personaggio strano, l’ho trovato sulla sedia a rotelle, pensate! Poi mi ha spiegato che aveva partecipato ad una convention, di Armani, dove doveva cantare Caruso, e in quell’occasione non ha visto la fine della passerella, ed è caduto, ma ha comunque portato a termine la performance.”
Cappello, occhiali, peli: un’immagine forte, ed evocativa
“Gli ho fatto sentire diverse canzoni, tra cui Nanì, poi mi ha detto vi offro il pranzo! Pensavo fosse un modo carino per dirmi addio, ma ero comunque contento: potevo dire a mia madre di essere stato a pranzo con Lucio Dalla – ha raccontato l’artista, all’interno della rubrica musicale Una vita tre canzoni – era un folle, generoso, vanitoso. Se così non fosse stato non avrebbe potuto scrivere Disperato Erotico Stomp. Per non parlare della fisicità iconica: cappello, occhiali, peli. Quando pensi a Lucio Dalla pensi subito alla sua immagine. Ha un’immagine potente ed evocativa.”
Il rimpianto
Delle relazioni con persone che all’improvviso scompaiono, rimangono rimpianti. E’ naturale e facile pensare a ciò volevamo fare e non è stato possibile. Il tempo, tiranno, non sempre dà il tempo di fare tutto. “Avrei voluto restituirgli quello che mi ha dato, ma non mi è stato possibile. Ha scoperto Samuele Bersani, Luca Carboni, Gaetano Curreri: aiutava gli artisti a fare strada nel mondo discografico, ma erano persone a cui lui chiedeva qualcosina in cambio, come le collaborazioni artistiche. Canzone, è stata scritta con Samuele Bersani, lanciato da Lucio, Bersani gli ha restituito una testo così bello; lo stesso Ron ha scritto per lui Attenti al lupo.”