Stasera tutto è possibile! Non è un titolo di un film magari lo abbiamo preso in prestito da una nota trasmissione ciò nonostante è la massima che si addice alla partitissima dell’Allianz Arena che potrebbe regalare il passaggio di turno alla nostra italiana: di Bayern Monaco-Lazio ecco i diffidati biancocelesti a rischio squalifica.

Nel return match degli ottavi di Champions che comincerà fra poche ore le due compagini si contenderanno il pass per i quarti con un occhio attendo a quei giocatori che giocheranno e potrebbero giocare col rischio di beccare un altro cartellino e di saltare il prossimo turno del torneo continentale per club più prestigioso ed affascinante.

Bayern Monaco-Lazio: i diffidati biancocelesti

Bayern Monaco-Lazio avrà il suo calcio d’inizio alle 21:00 e la squadra capitolina partirà con il piccolo vantaggio di un gol in più: tanta roba se si considerano i pronostici elargiti dai più dopo i sorteggi di Nyon del 18 dicembre.

Tanta roba anche arrivare a sfidare i pluricampioni di Germania con la rosa quasi al completo e senza assenze importanti, assenza che però potrebbero rischiare concretizzarsi se i diffidati di casa Lazio dovessero subire un cartellino che saprebbe di squalifica e impedimento a giocare il prossimo turno dei quarti di finale.

I diffidati biancocelesti sono 4: Guendouzi, Pedro, Patric e Castellanos. Di questi quello attualmente più a rischio squalifica è il centrocampista francese ex Olimpyque Marsiglia perché è l’unico che dovrebbe partite titolare nella partite di questa sera.

Pedro e Castellanos saranno invece in panchina mentre Patric non corre alcun rischio dal momento che è fuori rosa per infortunio.

Come funzionano i cartellini in Champions?

Non è come in serie A perché in Champions la diffida scatta al secondo cartellino giallo. Di conseguenza al terzo un giocatore viene squalificato ed è costretto a stare fermo.

Nel torneo della Champions League poi è stato introdotto anni fa anche il regolamento che la somma di ammonizioni si azzera dai quarti di finale in poi il che sta a significare che ogni squadra non corre più il rischio di essere privato di un suo giocatore alla finale per somma di ammonizione. Solo se l’arbitro tria fuori il cartellino rosso allora il calciatore sarebbe costretto a vedere la finalissima da casa.