La corsa di Bitcoin continua a ritmi folli, destinati a far sognare coloro che detengono il token. In questo momento BTC si trova a quota 66.591 dollari, stando ai dati di CoinMarketCap. Nella giornata di ieri, però, se si fa riferimento a quelli di Coin Metrics, la criptovaluta di punta è salita fino a 68.848,62 dollari, il livello più alto dal novembre del 2021. Tanto da trascinarsi dietro altri spezzoni di mercato, a partire dalle meme coin, che stanno crescendo a loro volta con grande intensità.
Una crescita destinata naturalmente a tramutarsi in euforia, soprattutto tra i criptofans. Tale però da destare qualche preoccupazione, con alcuni analisti che stanno consigliando prudenza. Con scarso successo, però.
Bitcoin: la bull è già iniziata?
Naturalmente, il nuovo rialzo della creazione di Satoshi Nakamoto ha spinto molti osservatori a chiedersi cosa stia effettivamente accadendo. Anche perché le modalità con cui sta avvenendo la corsa di BTC hanno assunto nuove sembianze, rispetto alla tradizione.
Un dato che è stato messo in rilievo da Antoni Trenchev, co-fondatore dell’exchange di criptovalute Nexo. Al proposito ha infatti affermato: “Con la nascita di questi nove nuovi ETF, i grandi movimenti ora tendono ad avvenire durante la normale settimana di negoziazione piuttosto che nei fine settimana.” Per poi aggiungere: “Quello che stiamo vedendo oggi, potrebbe essere una ripetizione di quanto accaduto all’inizio della scorsa settimana, quando il bitcoin è salito di 10mila dollari nell’arco di un paio di giorni. Ci troviamo in quel tipo di ambiente in cui un giorno o due di consolidamento laterale possono precedere un’azione esplosiva dei prezzi grazie alla domanda vorace di questi nuovi ETF spot.”
Quindi, secondo Trenchev a fare da detonante per l’esplosione del prezzo dell’icona crypto sarebbero proprio gli ETF approvati di recente dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. Sono loro, con gli acquisti eseguiti, a sostenere la crescita di BTC.
Raffreddamento del prezzo? Non proprio
Occorre anche sottolineare come alcuni analisti, proprio in queste ore, stiano cercando di mettere in guardia gli investitori. Secondo loro, infatti, se nel breve termine la frenesia è destinata a proseguire, il prezzo di Bitcoin potrebbe raffreddarsi nelle prossime settimane. A prospettare tale ipotesi è il fatto che i margini di profitto non realizzati si stanno avvicinando a livelli estremi. Secondo CryptoQuant, il prezzo realizzato di Bitcoin è infatti pari a circa 42.700 dollari.
Contro questa ipotesi, però, si stanno muovendo altri fattori, che sembrano in effetti destinati sostenere BTC ancora a lungo. In particolare, gli investitori a lungo termine sono fiduciosi che la combinazione tra la crescente domanda di Bitcoin attraverso i nuovi ETF statunitensi e una riduzione dell’offerta prevista a seguito dell’ormai imminente halving, che potrebbe verificarsi nel mese di aprile, sia destinata a sospingere la regina delle criptovalute a nuovi massimi storici.
David Duong, responsabile della ricerca istituzionale all’interno di Coinbase, ha dal canto suo affermato che, nonostante marzo potrebbe essere un mese di crescita laterale per BTC, la criptovaluta sta beneficiando di un boom di produttività basato sull’intelligenza artificiale e sulla tecnologia blockchain. Un fattore che si ritiene destinato a durare.
Intanto il token continua a crescere
Mentre gli analisti si interrogano su cosa potrebbe accadere, Bitcoin prosegue la sua folle corsa. Tanto che in molti ritengono possa collezionare il suo nuovo massimo storico già molto prima dell’halving. Proprio il suo rally, peraltro, potrebbe rappresentare un fattore autopromozionale destinato a incidere sulla quotazione. I trader al dettaglio, infatti, potrebbero essere travolti dall’ansia di vedersi scappare la grande occasione e provare ad entrare massicciamente sul mercato.
Il concatenarsi di tutti questi fattori sembra destinato a favorire la corsa dell’icona crypto, a dispetto di alcuni rapporti, come quelli di JPMorgan, che cercano di mettere in guardia gli investitori. In questo momento, però, sembra abbastanza complicato spezzare la corrente di entusiasmo che si è creata.