Lunedì 4 marzo, su Rai 1, debutta la terza stagione de Le indagini di Lolita Lobosco. Luisa Ranieri ritorna nei panni della vicequestore di Bari, operando in un contesto patriarcale mentre dirige una squadra esclusivamente maschile. Nonostante le sfide, Lobosco si impegna a difendere la propria identità, utilizzandola per contrastare stereotipi e pregiudizi.

“Lolita Lobosco 3”, dove è stato girato?

“Lolita Lobosco 3” è stato girato interamente in Puglia e in particolare a Bari.

La casa di Lolita Lobosco, situata nel cuore di Bari Vecchia, offre uno sguardo unico sul quartiere storico, caratterizzato dalle sue strade pittoresche e antichi edifici.

Bari Vecchia si fa protagonista nella terza stagione della serie, con la vicequestore che esplora i dintorni della chiesa di Santa Teresa dei Maschi, sede della Bibart. Questo monumento del Fai, una chiesa barocca eretta nel Seicento dai Carmelitani Scalzi, è noto per ospitare la Biennale internazionale d’arte contemporanea e il Museo dei pigmenti colorati. La denominazione “dei Maschi” deriva dalla presenza di un’altra chiesa di Santa Teresa frequentata dalle suore Carmelitane, rendendo necessaria la specifica “dei maschi” per distinguerla.

Teatro Kursaal Santa Lucia

Tra le nuove location baresi della terza stagione, spicca il teatro Kursaal Santalucia in largo Adua a Bari, un edificio liberty costruito nel 1924. Ispirato alle kursaal del Nordeuropa, fu chiuso nel 1970 e successivamente restaurato, riaprendo nel 1991 con la direzione artistica di Gigi Proietti. Nonostante chiusure temporanee, il teatro è rinato nel 2021 durante il Bifest con la proiezione di “Ennio: The Maestro” di Giuseppe Tornatore.

La questura

Altro luogo chiave è la Questura, identificata nel Palazzo della Città Metropolitana di Bari. Questo edificio degli anni Trenta, progettato dall’ingegnere Luigi Baffa, già protagonista de Il metodo Fenoglio, offre spazi suggestivi sul lungomare Nazario Sauro, con una torre dell’orologio che supera i 60 metri di altezza.

Le altre location in Puglia

Le indagini di Lolita Lobosco conducono il pubblico attraverso altri comuni della Puglia, come Monopoli e Polignano a Mare, con una ripresa della frazione di San Vito, già esplorata nelle stagioni precedenti. In questa terza stagione, spicca tra le nuove ambientazioni l’agriturismo gestito da Nunzia e Carmela Lobosco, madre e sorella della vicequestore, situato nella ristrutturata masseria Trotta a Fasano. Questo affascinante edificio bianco, completamente restaurato, offre la possibilità di immergersi nelle campagne vicine ad Alberobello, distante solamente 15 km.

Il Castello Marchione

Un’altra suggestiva location de Le indagini di Lolita Lobosco è il Castello Marchione, protagonista nel terzo dei quattro episodi. Originariamente una palazzina di caccia dei conti Acquaviva d’Aragona nel 17esimo secolo, sorge a Conversano, nel cuore della provincia di Bari, dove la famiglia nobile trascorreva i mesi estivi. Nel 1730, il conte Giulio Antonio III decise di trasformare la modesta struttura di caccia in un sontuoso castello. Il restauro delle ali interne, che includono un dipinto di Artemisia Gentileschi, e dell’intero Castello avvenne nei primi anni del 1900 per volontà della principessa Giulia Acquaviva d’Aragona e del figlio Fabio Tomacelli Filomarino, ultimo discendente del casato.