Gli utility token rappresentano una realtà sempre più rilevante, nell’ambito della finanza decentralizzata (DeFi). A differenza dei token puramente speculativi, sono usati per svolgere determinati compiti all’interno delle reti che sono chiamati a servire.
Swipe Token è uno di essi. Si incarica di fungere da utilità nell’ambito dell’ecosistema Swipe, una piattaforma che offre ai suoi utenti una vasta gamma di prodotti e servizi. Al suo interno spiccano in particolare la carta di debito Visa e una DeFi App multi-asset. Grazie alla loro presenza è infatti possibile condurre in porto conversioni istantanee tra valute fiat. criptovalute e stablecoin.
Swipe Token: cos’è e come funziona
Come abbiamo ricordato in avvio, SXP funge essenzialmente da utility token all’interno dell’ecosistema Swipe. In particolare, conferisce ai suoi detentori la possibilità di ottenere versioni superiori della carta di debito Visa, l’iscrizione agevolata a servizi come Spotify o Netflix, assicurando l’assenza di commissioni per le transazioni eseguite all’estero e una scontistica riguardante Uber, Starbucks, Airbnb e Apple Music.
Se, a differenza di progetti analoghi, gli utenti non devono fare staking di SXP per poter usare il servizio della carta di debito, i vantaggi accessibili dipendono però dal suo stoccaggio all’interno della app nativa. Occorre infatti sottolineare come Swipe, come del resto altri progetti, non ha ideato una blockchain nativa, preferendo l’emissione dei token SXP sulla Ethereum Virtual machine e sulla Binance Chain.
La tokenomics di SXP
Per quanto concerne la tokenomics, per Swipe Token è stata prevista una offerta massima pari a 300 milioni di esemplari. A rafforzarne ulteriormente l’aspetto deflazionistico è poi il processo di coin burn previsto, a seguito del quale la massa circolante sarà ridotta a 100 milioni di gettoni virtuali.
Per conseguire questo obiettivo, in particolare, l’80% delle commissioni di transazione sul network di Swipe viene distrutto su precisa disposizione dello smart contract, con solo il rimanente 20% destinato a restare nell’ecosistema.
Occorre anche sottolineare come l’offerta sia destinata a mutare regolarmente, con le seguenti modalità:
- 600mila SXP saranno assegnati ogni mese alla compagnia, per le operazioni necessarie al suo sviluppo;
- 10 milioni di essi saranno messi a disposizione, anno dopo anno, della squadra di sviluppatori e dei fondatori di Swipe;
- 1.200.000 SXP saranno poi disponibili ogni mese per le ricompense nell’ecosistema, tra cui lo staking e gli incentivi previsti.
Una volta che sarà stato conseguito il numero di 100 milioni di token circolanti, tutte le commissioni raccolte dal network saranno oggetto di distribuzione tra i validatori.
I vantaggi di Swipe Token
Quali sono i vantaggi prospettati da Swipe Token? Il primo è rappresentato dalla possibile utilizzazione di SXP per i pagamenti. Swipe Token, infatti, è accettato in oltre 60 milioni di punti vendita disseminati lungo l’intero pianeta. Si tratta di quelli che hanno provveduto a siglare convenzioni con Visa per la sua carta di debito o che accettano asset digitali.
Inoltre può essere utilizzato nelle transazioni che hanno luogo sulle catene di Ethereum e Binance. Di conseguenza è uno strumento notevole per gli scambi peer-to-peer (P2P).
Un secondo beneficio è poi collegato agli sconti di cui i detentori possono godere in termini di commissioni. Il token, infatti, può essere utilizzato per il pagamento dei costi di transazione sul network di Swipe, oltre che all’interno dei trasferimenti che avvengono tra la carta Visa e lo Swipe Wallet.
Come abbiamo già sottolineato SXP può poi essere utilizzato per l’acquisto di servizi, a partire da quelli di streaming proposti da Netflix e Spotify. E, ancora, ove messo in staking in numero minimo di 30mila token per un arco temporale pari a sei mesi, assicura il diritto a rimborsi dell’8% su tutti gli acquisti effettuati. Beneficio che si aggiunge, naturalmente, ai premi previsti per lo stoccaggio dei token a beneficio della sicurezza della rete.
Infine, i detentori di Swipe Network hanno l’opportunità di partecipare ai processi decisionali che avvengono all’interno del network, in particolare quelli che riguardano mutamenti del suo funzionamento. Assicurando in tal modo una effettiva decentralizzazione del protocollo.