Infortunio shock durante Cosenza-Catanzaro, l’arbitro si rompe i tendini di entrambe le ginocchia mentre corre per seguire l’azione e si accascia a terra dolorante. Poi viene soccorso e portato via tra gli applausi dello stadio.

Infortunio shock dell’arbitro durante Cosenza-Catanzaro

Accade di tutto durante Cosenza-Catanzaro, dagli scontri post partita all’infortunio shock di cui è vittima l’arbitro durante il match. Il guardalinee si è accasciato mentre correva tra urla di dolore e richieste di intervento medico, poi viene portato in ospedale e riceve la sconvolgente notizia della rottura dei tendini di entrambe le ginocchia.

Un infortunio grave che ha colpito il guardalinee e che ha segnato una giornata difficile per l’uomo che era sceso in campo per assistere il direttore di gara e i suoi colleghi della terna arbitrale per Cosenza-Catanazaro.

La sfida di Serie B valida per la 28esima giornata di campionato ha visto affrontarsi due squadre opposte per classifica: da una parte il Cosenza che lotta per la salvezza e la permanenza in B, dall’altra il Catanzaro che sogna la Serie A e combatte a denti stretti per restare in zona playoff.

Ad arbitrare la partita Fabbri, ex direttore di gara di Serie A, che insieme ai due assistenti ha seguito il match allo stadio San Vito. Una partita tutt’altro che facile viste le due tifoserie presenti e la situazione non propriamente facile per i rossoblù.

Accade tutto al 25esimo minuti quando il Cosenza spinge per attaccate e il Catanzaro difende ordinato, il guardalinee Alessandro Cipressa scatta indietro per seguire l’azione dei padroni di casa e quando l’attaccante prova a rubare palla al difensore avversario ha soltanto il tempo di segnalare il fallo.

Subito dopo, infatti, Cipressa si accascia a terra dolorante per scoprire poi la sconvolgente notizia: al momento dello scatto il guardalinee ha forzato i tendini che hanno ceduto durante la corsa e si sono rotti in entrambe le ginocchia.

A seguito della caduta dell’arbitro è stato pronto l’intervento dei medici che hanno soccorso Cipressa e che lo hanno fatto salire sull’ambulanza per portarlo in ospedale. Da lì gli accertamenti e gli esami strumentali che hanno evidenziato la rottura dei tendini di tutte e due le ginocchia.

Scontri dopo la partita, aperte le indagini

Il match prosegue, poi, con il quarto ufficiale Leonardo Mastrodomenico di Matera che sostituisce Alessandro Cipressa per i restanti 70 minuti di gioco. Ad approfittare della confusione e della deconcentrazione avversaria dovuta ai tanti minuti, circa 6, di stop il Catanzaro che passa in vantaggio con la rete di Iemmello su assist di Situm.

Nel secondo tempo il Cosenza illude i propri tifosi, anche se per poco, con un gol che pareggia i conti ma che viene annullato a causa di un fallo precedente che viene poi visionato dal Var e denunciato in seguito Fabbri.

Partita che nell’ultimo quarto d’ora s’infiamma: Venturi riceve il secondo giallo e, di conseguenza, viene espulso così il Cosenza resta in 10 uomini fino a quando non subisce la seconda rete che chiude definitivamente i giochi.

A raddoppiare su assist di Ambrosino è Biasci, lo stesso che si divora il tris per il Catanzaro appena 5 minuti dopo su rigore: l’attaccante, si fa ipnotizzare da Micai e sbaglia il gol che gli avrebbe permesso di fare doppietta.

La rivalità, però, non si ferma nei 90 minuti in campo e subito dopo la partita hanno inizio scontri tra tifoserie che si sono incrociate vicino lo stadio: è iniziato tutto quando un autobus pieno di tifosi del Catanzaro è stato preso di mira, colpito da sassi e petardi.

I tifosi giallorossi, infatti, sono scesi dal mezzo e hanno risposto a tono scatenando una guerriglia che non ha risparmiato anche le forze dell’ordine presenti a cercare di dosare e calmare gli animi: sono arrivati a 13 gli agenti colpiti e feriti dallo scontro, minacciati da pietre verso le stesse autovetture.