Giocare con la monnezza Roma è sempre pericoloso. Mentre il sindaco Gualtieri sotto traccia porta avanti i mille cantieri del Giubileo e distribuisce cassonetti nuovi e puliti, ne dimentica tredici interrati pieni di immondizia, in abbandono da 12 anni. 

Roma, cassonetti in Via villa di Lucina

Una storia vecchia che però ritorna proprio nel cuore della zona in cui Roma Capitale sta sostituendo i cassonetti dell’AMA. Il problema dimenticato riguarda le 13 piattaforme di via di villa di Lucina che avrebbero dovuto ospitare ciascuna un cassonetto collocato sotto il livello stradale, raggruppate in 3 postazioni: da 6, da 4 e da 3 contenitori erano parte un progetto di “soluzione alternativa” ormai fallito. 

Un progetto milionario che si dimostrò da subito fallimentare per responsabilità ancora da chiarire. Nel 2012 fu inaugurato in questa via tra San Paolo e il quartiere Garbatella un sistema di cassonetti a scomparsa che avrebbe garantito efficienza e pulizia nella raccolta dei rifiuti così come avviene in tante città del mondo. Il sistema però funzionò per pochi mesi, “hanno raccolto solo il primo mese poi ci hanno abbandonato”, ci tiene a sottolineare un abitante della zona. Ad oggi sono abbandonati e probabilmente pieni di rifiuti sconosciuti e pronti a causare danni e pericolo per i passanti. 

L’allora assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti, definiva questo sistema “funzionale e innovativo per il decoro, consentirà ai cittadini di avere un nuovo approccio con la raccolta dei rifiuti”.

Anche per il Presidente di Ama Piergiorgio Benvenuti, al tempo in carica, i cassonetti a scomparsa rappresentavano “un’importante novità tecnologica dal punto di vista dell’igiene urbana ma anche della sicurezza, in quanto arginano l’annoso problema del rovistaggio”.

Ad oggi il sistema resta in abbandono. Sorprende ancora di più il fatto che in questi giorni il Comune di Roma Capitale annuncia 841 nuovi contenitori proprio intorno alla via interessata da San Paolo a Roma 70. “Al ritmo di 80-90 cassonetti ogni sera” come sottolineato dall’assessore Mannarino proprio nel VIII Municipio, dove giacciono interrati i cassonetti ‘a scomparsa’. 

La denuncia delle opposizioni e dei cittadini

La denuncia arriva anche dalla politica locale. Alessio Ferrazzoli, portavoce di Forza Italia del municipio VIII ci tiene a sottolineare come siano “passati anni e mille appelli senza risposta rispetto alla situazione dei cassonetti”. 

A soffrire però sono soprattutto gli abitanti della zona che aspettano preoccupati il salire delle temperature. La scorsa estate infatti ha creato non pochi problemi l’esalazione di odori terribili dalle piattaforme interrate. “Proviamo a coprirli con i sacchi neri per evitare che qualcuno ci butti dentro qualsiasi cosa,- spiega un barista della zona – ma puntualmente li troviamo strappati. Non sappiamo veramente quali e quanti rifiuti si trovano li sotto”. 

Un mistero terribile e preoccupante quello del comune di Roma e di AMA che procedono a mappare la zona per la sostituzione dei cassonetti visibili ma sembrano aver dimenticato quelli interrati 12 anni fa.