Le challenge possono essere davvero divertenti, ma spesso nascondo diversi rischi per la salute. Lo sa bene l’Antitrust, che ha avviato un procedimento contro la Dave’s, la società produttrice della patatina super piccante e oggetto della “Hot Chip Challenge“, che sta spopolando su TikTok.
Che cos’è la “Hot Chip Challenge”, la patatina super piccante
Approda sul social cinese, TikTok, una nuova challenge a tema cibo: si tratta di una sfida a mangiare la patita super piccante messa in vendita dalla società Dave’s. In tantissimi hanno accettato di cimentarsi nell’impresa, sopportando le fiamme scatenate dalla piccantezza di questa patatina.
Persino Shaq O’Neal, incredibile cestista e attore, con i suoi 147 kg e 216 centimetri di altezza non è riuscito a reggere il confronto. Virale il video in cui prova la “Hot Chip Challenge”.
In milioni in tutto il mondo hanno provato a vincere la sfida e a resistere senza fare smorfie, né espressioni, postando i risultati della challenge, fallita miseramente.
Si sa, non a tutti piace il piccante e non tutti lo tollerano bene, ma allora come mai una “innocua” patatina ha suscitato tutto questo scalpore? Se si trattasse solamente di sopportare l’estrema piccantezza, allora la challenge sarebbe solamente un’altra moda passeggera, come tante sui social.
Purtroppo, però, pare che alcuni abbiano fatto assaggiare la patina anche ai bambini o che giovanissimi adolescenti si siano cimentati nell’impresa, incitati soprattutto dalla società produttrice.
Perché è pericolosa secondo l’Antitrust?
Anche in Italia, la patatina super piccante e la “Hot Chip Challenge” hanno preso piede, tanto da preoccupare persino l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha deciso di avviare un procedimento contro Dave’s.
Secondo l’Antitrust, infatti, la società non commercializzerebbe in maniera appropriata il prodotto, considerato fonte di rischio per la salute. Per questo, alla Dave’s è stato chiesto di non commercializzare e non pubblicizzare più la patatina, rimuovendolo anche dai suoi listini di vendita.
Nella nota dell’Antitrust si legge che:
Gli impegni presentati dalla società siano idonei a far cessare i profili di illegittimità della pratica commerciale contestati nella comunicazione di avvio dell’istruttoria ovvero l’induzione a una sfida rivolta, perlopiù, a consumatori adolescenti (diffusa anche attraverso i social media) e la non adeguata rappresentazione delle informazioni sui rischi per la salute connessi all’uso del prodotto
E aggiunge che viene contestata anche:
La mancanza di informazioni rilevanti su un prodotto alimentare che poteva mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, specie se bambini o adolescenti. L’Autorità è intervenuta con successo per tutelare i consumatori più giovani e più influenzabili da messaggi che li inducono a mangiare prodotti anche pericolosi, facendo leva sulla loro propensione ad accogliere le sfide lanciate sui social media
L’intervento del Codacons
La patatina super piccante è uno snak a base di patate con un mix di spezie e ingredienti che ne alzano il grado di piccantezza. Sul caso è intervenuto anche il Codacons, secondo il quale la decisione dell’Antitrust non soddisfa i consumatori e, in una nota, ha dichiarato:
È evidente che di fronte a un prodotto promosso mediante sfide e challenge potenzialmente pericolose per i minori, l’impegno a non commercializzare più il prodotto non può bastare, perché equivale a chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. In questo caso la condotta della società appariva meritevole di sanzione, proprio per le modalità scorrette di pubblicizzazione del prodotto destinato ai più giovani, e pertanto la chiusura dell’istruttoria rappresenta una enorme delusione per i consumatori