Italia, chi sono i possibili sostituti di Berardi all’Europeo? – Ora è ufficiale: Domenico Berardi ha riportato una lesione completa del tendine d’Achille della gamba destra. L’attaccante del Sassuolo verrà operato domani, martedì 5 marzo, a Bologna e poi inizierà il suo percorso riabilitativo. Secondo le prime stime, il numero 10 neroverde potrà tornare in campo intorno a luglio 2024, la sua stagione è quindi ufficialmente terminata. Oltre a dover rinunciare a giocare le ultime undici giornate di campionato, Berardi dice ufficialmente addio all’Europeo in Germania, in programma dal 14 giugno al 14 luglio (data in cui si giocherà la finale a Berlino). Una domanda sorge quindi spontanea: chi verrà convocato in Nazionale al posto di Berardi dal commissario tecnico Luciano Spalletti?

Italia, i possibili sostituti di Berardi all’Europeo

A poco più di tre mesi dall’inizio ufficiale di Euro 2024, l’Italia di Luciano Spalletti perde uno dei suoi giocatori più importanti: Domenico Berardi. L’esterno offensivo classe 1994 si è infortunato nella 26ª giornata di campionato contro l’Hellas Verona e ha riportato lesione completa del tendine d’Achille della gamba destra. Berardi, che era appena rientrato da un infortunio al menisco che lo aveva costretto a saltare le ultime sei partite, termina ufficialmente la sua stagione e non potrà quindi partecipare agli Europei di questa estate. Il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti dovrà quindi decidere chi convocare al suo posto.

Per ruolo e caratteristiche tecniche i due giocatori più indicati a prendere il posto di Berardi sembrano essere due: Matteo Politano del Napoli e Riccardo Orsolini del Bologna. Entrambi, infatti, sono due esterni mancini che vengono schierati sulla fascia destra, proprio come l’infortunato Berardi. In questa stagione Politano ha giocato 36 partite, segnato 7 gol e servito 7 assist. Orsolini, invece, è sceso in campo in 24 occasioni, mettendo a referto 9 reti e 2 assist. Entrambi, quindi, hanno avuto un buon rendimento fino a questo momento e sono stati decisivi per le rispettive squadre. Qualora Spalletti decidesse di puntare ancora sul 4-3-3, il modulo che ha maggiormente usato da quando è alla guida dalla Nazionale, Orsolini e Politano sembrano quindi essere (sulla carta) le migliori alternative a Berardi per giocare sulla fascia destra.

Il commissario tecnico azzurro potrebbe però optare anche per altre opzioni. Spalletti potrebbe infatti decidere di adattare sulla fascia destra uno tra Federico Chiesa e Giacomo Raspadori. Entrambi in carriera hanno giocato già diverse volte a destra, risultando spesso decisivi. Chiesa ha giocato l’Europeo del 2021 proprio su quella fascia ed è stato senza dubbio uno dei migliori uomini della Nazionale di Mancini. Raspadori, invece, ha ben figurato nel ruolo di esterno destro nel Napoli di Luciano Spalletti della passata stagione. Il CT potrebbe quindi scegliere di puntare su uno di loro due come esterno destro e convocare un esterno mancino in più.

Ipotesi nuovo modulo

Non è finita qui. In una recente intervista, Spalletti ha infatti aperto all’ipotesi di un passaggio al 3-4-2-1. In questo caso, alle spalle dell’attaccante potrebbero giocare due tra Lorenzo Pellegrini e i già citati Chiesa e Raspadori. Con l’arrivo di Daniele De Rossi in panchina, il capitano della Roma sembra essersi ritrovato e nelle ultime 9 partite ha realizzato 5 gol e 3 assist. Con l’eventuale passaggio al 3-4-2-1, Pellegrini potrebbe giocare nel suo ruolo ideale e diventare un titolare della Nazionale.

Sono diverse quindi i possibili sostituti di Berardi all’Europeo e, proprio per questo, Luciano Spalletti seguirà tutti con particolare attenzione da qui alla fine della stagione.

I numeri di Berardi con la Nazionale

Domenico Berardi ha esordito con la maglia azzurra della Nazionale il 1° giugno del 2018 in un’amichevole persa per 3-1 contro la Francia. In totale, l’attaccante classe ’94 ha giocato 28 partite con l’Italia e segnato 8 reti. Berardi ha fatto parte della rosa della Nazionale che ha vinto gli Europei nel 2021, vittoria a cui ha contribuito trasformando il primo rigore in finale contro l’Inghilterra.