Difensore di ruolo, centrale per vocazione, ma anche terzino in caso di necessità. Gianluca Luppi è cresciuto calcisticamente con il Bologna, club con cui ha fatto anche il suo esordio nel calcio professionistico. Quelli con i Felsinei sono stati anni intensi, che lo hanno portato dalla Serie C fino alla Serie A, che hanno segnato la sua carriera e che gli sono rimasti nel cuore. Poi l’esperienza con la Juventus e con la Fiorentina, prima di passare all’Atalanta. Due club, la Dea e quello rossoblù che ieri si sono incontrati per un metch di altissima classifica. Per commentare Atalanta-Bologna e la corsa Champions, Luppi è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Atalanta-Bologna un match da Champions: Luppi a Tag24

Non penso alla Champions” ha assicurato Thiago Motta al termine dell’ennesimo match vinto, questa volta contro una diretta concorrente come l’Atalanta. Una dichiarazione assolutamente credibile, ma probabilmente anche strategica. Il mister dei Felsinei sa di dover mantenere i piedi dei suoi ragazzi ben saldi a terra. Al termine del campionato manca ancora troppo e non può permettersi cali di concentrazione, ma sognare fa bene e quella che questo gruppo sta vivendo è una stagione straordinaria, da incorniciare. Contro Gasperini, in casa sua, non era certo semplice, ma i rossoblù sono riusciti a portarla a casa, addirittura ribaltando il risultato. Il quarto posto ora non è più un’utopia, mentre la Dea vive il suo momento più complicato. Per commentare Atalanta-Bologna e la corsa Champions, Luppi, che nella sua carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Una vittoria importantissima, che lancia ancora di più il Bologna verso l’Europa che conta?

“Il Bologna sta facendo un campionato incredibile, al di sopra delle aspettative di chiunque. Questa squadra sta dimostrando, con continuità, di meritare un posto in Champions League. Dopo la vittoria sull’Atalanta, adesso gode anche di un buon vantaggio sulle inseguitrici, soprattutto su quelle che sono dietro alla Dea e alla Roma”.

A questo punto il Bologna è quella che lo meriterebbe di più?

“Assolutamente sì, per continuità e per il modo in cui gioca. Con la vittoria di ieri sera si è portata più quattro sulla Roma e ha più cinque dell’Atalanta. Mi sembra che il Bologna stia facendo più o meno quello che aveva fatto la Dea qualche anno fa. Una società solida, che ha deciso di fare un progetto interessante puntando sui giovani e con un ottimo allenatore. Tutti i successi ottenuti sono assolutamente meritati”.

L’Atalanta invece sta vivendo invece uno dei momenti più complicati della sua stagione, con un calendario molto difficile. Questa gara contro il Bologna rischia di tagliare un po’ le gambe alla Dea?

“Tagliare le gambe e non credo, perché cinque punti si possono ancora recuperare. È chiaro che perdendo lo scontro diretto con il Bologna, la squadra di Gasperini ha aumentato le difficoltà per poter raggiungere la Champions League. Questo è un dato di fatto”.

Thiago Motta è uno degli artefici principali di questa stagione del Bologna. Del suo futuro si parla costantemente, è pronto per il grande salto?

“Thiago Motta sta facendo un grandissimo lavoro e aveva già dimostrato di poter maturare negli anni precedenti. È chiaro che quando una squadra come il Bologna gioca in questo modo e raggiunge questi risultati, i top club mettono gli occhi sul tecnico. Penso però che anche il Bologna possa diventare una grande squadra e che in buona sostanza lo sia già. Sarà direttamente Thiago Motta a decidere cosa fare nel suo immediato futuro, se continuare il suo percorso con i Felsinei oppure accettare l’offerta di qualche club più blasonato. Molto dipenderà anche dai risultati. Magari vuole centrare la Champions per potersela giocare direttamente con il Bologna. Se raggiungi un obiettivo puoi anche pensare di proseguire poi il cammino con quella squadra”.

Occhi puntati anche su Zirkzee, te l’aspettavi una continuità di rendimento simile?

“Zirkzee è un calciatore straordinario, ma il successo del Bologna non deriva solo da lui. C’è un Calafiori straordinario, che a mio avviso meriterebbe una chiamata in Nazionale. Poi c’è Orsolini che sta giocando con continuità e sta dimostrando ancora di poter fare la differenza. E poi è fondamentale che, anche quando Thiago Motta fa qualche sostituzione, tutti entrano con il piglio giusto e con la voglia di dare il massimo. Questo vuol dire che la mano del mister si vede”.

Da parte dell’Atalanta ti aspettavi qualcosa in più?

“L’Atalanta gioca un calcio propositivo, ma adesso sta vivendo un momento di difficoltà, condizionato soprattutto da qualche risultato negativo. Gasperini però in questi anni ha sempre dimostrato di poter fare un ottimo lavoro”.

Nella tua carriera hai vestito entrambe le maglie. Che cosa hanno rappresentato per te Bologna e Atalanta?

“Sono state due squadre molto importanti per la mia carriera, e in entrambi i casi mi sono trovato molto bene. Bologna probabilmente lo è stato un po’ di perché è dove sono cresciuto e il club con cui mi sono consacrato”.