In Italia, l’accesso ai servizi di rilascio e rinnovo del passaporto sta per subire una trasformazione radicale grazie al progetto Polis, un’iniziativa sperimentale che inizierà in alcuni comuni della provincia di Bologna e punta a una distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale. Questa novità rappresenta un significativo passo avanti verso la semplificazione burocratica, soprattutto considerando le difficoltà logistiche e di tempistica relative alla richiesta e al rilascio del passaporto. Ecco come chiedere il passaporto da Poste Italiane e come funziona la nuova procedura che sta per avviarsi.

Come chiedere il passaporto da Poste Italiane: nuova semplificazione per i cittadini

Il progetto Polis, finanziato con 800 milioni di euro dal Piano complementare al Pnrr, nasce con l’obiettivo di alleviare la pressione sugli uffici delle questure, particolarmente sovraccarichi a seguito della Brexit e della ripresa dei viaggi post-pandemia. Con un aumento di oltre un milione di passaporti rilasciati nel 2023 rispetto agli anni precedenti, raggiungendo un totale di 2,7 milioni, l’esigenza di un cambiamento era diventata improrogabile.

La novità principale introdotta dal progetto Polis è la possibilità per i cittadini di presentare la documentazione per la richiesta o il rinnovo del passaporto direttamente negli uffici postali. Questo servizio, che prenderà il via dall’11 marzo nei comuni più piccoli, si prefigge di diventare una pratica standard su scala nazionale, offrendo una risposta concreta alle lunghe attese e agli ingorghi burocratici attuali.

Con un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro, tra fondi del Pnrr e contributi di Poste Italiane, il Progetto Polis trasforma gli uffici postali in veri e propri centri multiservizio. L’obiettivo è quello di rendere più semplici e veloci le pratiche burocratiche per i cittadini di oltre 7.000 comuni con meno di 15.000 abitanti, garantendo parità di accesso ai servizi indipendentemente dalla localizzazione geografica.

Come chiedere il passaporto da Poste Italiane: come funziona il servizio

Per accedere al servizio, gli utenti dovranno presentarsi allo sportello postale con i seguenti documenti:

  • Documento d’identità valido;
  • Codice fiscale;
  • Due fotografie
  • Prova del pagamento delle relative tasse.

Nel caso di rinnovo, sarà necessario fornire anche il vecchio passaporto o la denuncia di smarrimento o furto. Gli operatori postali, grazie a una piattaforma tecnologica avanzata, si occuperanno della raccolta delle informazioni e dei dati biometrici, inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia competente.

Come chiedere il passaporto da Poste Italiane e non solo: nuovi servizi in arrivo

Il Progetto Polis segna un’importante evoluzione nel modo in cui i cittadini italiani accedono ai servizi della pubblica amministrazione, in particolare per la richiesta e il rinnovo del passaporto. Avviato in via sperimentale in alcuni comuni della provincia di Bologna, questo innovativo sistema è destinato a estendersi a livello nazionale, promettendo di rivoluzionare l’esperienza utente per milioni di italiani.

Grazie alla collaborazione tra Poste Italiane, il Ministero dell’Interno e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il progetto Polis non si limita alla sola emissione di passaporti. Infatti, nei prossimi mesi, si prevede l’introduzione di ulteriori servizi, come la richiesta della carta di identità elettronica e servizi dell’Agenzia delle Entrate, direttamente agli sportelli postali. Inoltre, i totem digitali presenti nei comuni coinvolti offriranno informazioni turistiche attraverso l’uso di intelligenza artificiale, trasformandosi in veri e propri uffici del turismo virtuali.

Vantaggi e benefici per i piccoli Comuni

L’iniziativa parte con il coinvolgimento dei cittadini residenti nei comuni con meno di 15 mila abitanti, permettendo loro di evitare spostamenti e lunghe attese per il rilascio del passaporto. Questo processo virtuoso, sottolineato anche dal CEO di Poste Italiane, Matteo Del Fante, mira a coinvolgere progressivamente un quarto della popolazione italiana, avvicinando servizi essenziali ai cittadini e migliorando l’efficienza dell’amministrazione pubblica.