Il centrodestra ha fatto il suo tempo in Abruzzo, ora c’è un aria di cambiamento. Il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte ha parlato ad Abruzzoweb.it in vista delle elezioni regionali che si terranno il 10 marzo 2024. Pd e M5s, assieme ad Azione, sosterranno Luciano D’Amico contro il governatore uscente Marco Marsilio.

Conte parla delle elezioni regionali in Abruzzo del 10 marzo 2024

Si apre una settimana decisiva per il futuro dell’Abruzzo. Conte è tornato oggi sul territorio per proseguire il tour di ascolto cominciato venerdì all’Aquila. Il leader pentastellato ha liquidato gli ultimi cinque anni di governo di centrodestra di Marsilio, di FdI come fallimentare. Già ieri Conte aveva parlato di una rimonta iniziata dopo la vittoria del campo largo in Sardegna.

Tanti i temi affrontati dall’ex presidente del Consiglio nell’intervista ad Abruzzoweb: dalla sanità allo sbando ai problemi infrastrutturali fino alle scelte sulla tutela del patrimonio ambientale abruzzese. Infine un elogio a Luciano D’Amico definito “perbene e preparato“.

Il vento del cambiamento in Abruzzo

Secondo Conte in questo momento in Abruzzo c’è un vento di cambiamento contro quello che definisce il ‘malgoverno di Marsilio‘ accusato di aver messo in ginocchio la regione. L’ex premier ha ricordato anche le scelte infelici del governo in merito ai fondi per la realizzazione della linea Roma-Pescara:

Prima hanno tagliato i fondi e ora a pochi giorni dalle elezioni si stanno scatenando con promesse elettorali che nemmeno questa volta manterranno. Pensano di poter prendere in giro gli abruzzesi.

Per Conte è possibile ottenere una vittoria come in Sardegna dello scorso 25 febbraio.

Su Calenda: “Non m’interessano le polemiche”

Nelle elezioni che si terranno il prossimo 10 marzo assieme al Pd e M5s ci sarà anche Azione. Calenda negli ultimi giorni ha lanciato diverse frecciatine contro i pentastellati, arrivando ad affermare che il ‘campo largo’ è solo un illusione. Parole che pesano ma alle quali Conte non bada:

Non mi interessa far polemiche con Calenda. Su questo territorio si possono centrare con D’Amico grandi risultati per i cittadini grazie a un progetto credibile, solido e concreto.

Conte sul reddito di cittadinanza: “Meloni fa la guerra ai poveri”

Non manca infine un commento sul reddito di cittadinanza, ridimensionato dal governo Meloni. Un atto definito da Conte come “la guerra ai poveri anziché alla povertà“. A gennaio, spiega l’ex premier, Meloni ha lasciato senza sostegno circa 500mila famiglie in povertà assoluta:

Loro coccolano evasori e corrotti, noi ci preoccupiamo di chi non arriva a fine mese