Il libro “Hermanito”, citato più volte da Papa Francesco a partire dal 2021, narra dell’epopea di Ibrahima Balde, un giovane guineano che ha abbandonato la sua casa oltre otto anni fa.
Chi è Ibrahima Balde?
Primo figlio della famiglia, Ibrahima si trova a dover assumere le responsabilità familiari dopo la morte del padre, particolarmente nei confronti del fratello minore, partito precedentemente per la Libia con l’intenzione di attraversare il Mediterraneo e raggiungere l’Europa. La missione affidatagli dal padre è chiara: garantire l’istruzione del fratello minore. Pertanto, Ibrahima intraprende un viaggio non per emigrare, ma per ritrovare il fratello prima che si imbarchi nella pericolosa traversata marina.
Il suo percorso verso nord lo conduce attraverso il Mali, l’Algeria e fino alla Libia, ma non riesce a trovare alcuna traccia del fratello. Nonostante il fallimento della sua ricerca, Ibrahima decide di continuare il suo viaggio verso la Spagna, dove arriva nel 2018, piangendo la perdita del fratello e sperimentando sensazioni di smarrimento e colpa.
Cosa fa Ibrahima Balde oggi?
Attualmente, Ibrahima lavora come meccanico in un’officina a Madrid, con un contratto valido. Dopo quattro anni di vita clandestina, sostenuto anche dal giornalista basco Amets Arzallus, Ibrahima riesce a ottenere un permesso di soggiorno di un anno dalle autorità spagnole, valido fino ad aprile 2024.
La storia di Ibrahima, pubblicata in basco e successivamente tradotta in diverse lingue, è simile a quella di molti altri migranti. Amets e Ibrahima, ora amici molto vicini, vivono a 400 km di distanza e mantengono un contatto regolare. Questa esperienza ha profondamente influenzato la vita di Amets, il quale riflette sulla necessità che molte persone hanno di cercare un futuro migliore altrove a causa delle difficoltà economiche e sociali nei loro paesi d’origine. La storia di Ibrahima ha anche sfidato gli stereotipi comuni riguardo ai migranti, poiché il suo obiettivo iniziale non era necessariamente quello di giungere in Europa, come sottolineato dal giornalista.