Nel corso della settimana che è appena terminata, l’ecosistema Optimism è stato protagonista di un mutamento che è stato considerato di fondamentale importanza dagli osservatori. Un cambiamento che è il diretto risultato dell’implementazione dell’hard fork Delta su una serie di catene. Tra di esse Base, OP Mainnet e Zora.

Si tratta di un aggiornamento tecnico, che si è reso necessario al fine di operare una drastica riduzione delle tariffe sul livello uno della catena. L’evento, però, ha superato largamente le aspettative di partenza. Proprio per questo motivo è stato indicato alla stregua di una vera e propria pietra miliare per Optimism e la comunità la quale si è raccolta intorno al protocollo.

Delta: qual è il significato di questo hard fork per Optimism?

Delta è il nome che è stato dato all’hard fork guidato da OP Labs, lo sviluppatore principale di Optimism. La ratio che ha ispirato l’operazione è la compressione dei costi generali collegati alle operazioni che avvengono sul livello di base della blockchain.

Stando ai dati che sono stati registrati su Zora-sepolia, i risultati dell’aggiornamento sono andati addirittura oltre le aspettative iniziali. I costi sulla catena, infatti, sono calati del 90%, con il risultato di un forte aumento in termini di riscossione delle entrate da parte di Zora.

Proprio questi dati hanno generato una corrente di entusiasmo nella comunità che si è raggruppata intorno al protocollo. Il motivo è da individuare nel rafforzamento della posizione di Optimism in ambito DeFi.

L’introduzione di Span Batches

A rendere possibile il conseguimento di un risultato di questa portata è stata l’introduzione di Span Batches, una funzionalità che assume una rilevanza fondamentale all’interno dell’ecosistema di Optimism.

Grazie ad essa, infatti, diventa possibile il raggruppamento e il successivo consolidamento di una serie di blocchi consecutivi in un unico batch. Ne consegue, quindi, una forte riduzione del carico di dati da inviare alla Ethereum Virtual Machine.

Span Batches è stato ideato da Test in Prod, che si è avvalso nella fase iniziale della collaborazione del ricercatore Protolambda. Le premesse di cui si faceva portatore si sono effettivamente tradotte in risultati lusinghieri. Basti pensare che le tariffe del livello 1 sono state tagliate in un range tra il 6 e l’11% per le catene maggiormente attive, attestandosi al 90 % su quelle meno frequentate, come appunto Zora.

Optimism: l’aggiornamento Delta rappresenta un passo fondamentale nel suo sviluppo

Optimism è uno dei progetti che si sono incaricati di dare una risposta al celebre trilemma della blockchain, nel corso degli ultimi anni. Si tratta di una catena di livello 2 open source e permissionless, che si propone di alleviare il carico di lavoro della rete Ethereum.

In particolare, si assume la missione di offrire una soluzione ai problemi di scalabilità, sicurezza e decentralizzazione che sono tipici per le blockchain layer 1. Alla base del suo ecosistema ci sono gli optimistic rollup i quali permettono di alleggerire le operazioni effettuate su una blockchain, senza entrare in contatto diretto con la stessa. A guidare le operazioni in tal senso è un meccanismo denominato Sequencer, che annota le transazioni sino al momento in cui raggiungono un livello tale da poter essere inviate sotto forma di blocco al livello superiore.

Si tratta di una vera e propria Superchain, formata da catene layer 2 accomunate dall’utilizzo dei rollup ottmistici. Un’avanguardia che riesce ad assicurare una significativa riduzione dei costi di transazione per le applicazioni decentralizzate (dApps). A governare il sistema è l’Optimism Collective, realizzando una effettiva decentralizzazione, sconosciuta ad esempio nel caso di Ethereum.

Con l’hard fork Delta, Optimism entra in una nuova fase della propria esistenza. Da un lato si tratta di un aggiornamento tecnologico perfettamente riuscito. Dall’altro, però, assume la valenza di una mossa strategica, in quanto va a rendere più accessibile l’adozione dell’OP Stack alleggerendo gli oneri tariffari a favore di tutti gli operatori presenti sulla catena.

È stato lo stesso OP Labs a ricordare che in conseguenza di questa operazione l’integrazione dell’OP Stack sarà molto più facile. Tanto da tradursi, in definitiva, in un’esperienza più fluida per tutti gli operatori presenti all’interno dell’ecosistema Optimism.

Per effetto di questo evento, Optimism rafforza la sua centralità all’interno dell’ecosistema blockchain. Sino ad assumere ora una posizione da vero e proprio leader nell’ottica di una risoluzione delle sfide collegate alla scalabilità.