Che cos’è la Nave Duilio, dove si trova e a cosa serve? In questi giorni si è tornato a parlare dell’imbarcazione della Marina Militare dopo che lo Yemen ha lanciato il suo primo attacco diretto all’Italia, rischiando di far precipitare la crisi nel Mar Rosso. La nave, per la precisione un cacciatorpediniere, ha risposto abbattendo il drone lanciato. Ma di che cosa stiamo parlando esattamente? Vediamole insieme.
Nave Duilio, dove si trova e che cos’è
La Nave Duilio opera nel Mar Rosso, area che, da mesi, è sotto attacco da parte dei ribelli yemeniti e sta vivendo una forte crisi. Questi ultimi, fino a poco fa, avevano effettuato raid solo verso imbarcazioni statunitensi e britanniche. Poi appunto c’è stato l’attacco alla nave italiana, che ha risposto prontamente.
Il porto di riferimento del cacciatorpediniere della Marina Militare in Italia è quello di Taranto e dipende dal Comando del Primo Gruppo Navale, di cui è anche Unità di bandiera.
Il nome storico di tale imbarcazione fa riferimento all’antico console romano Gaio Duilio, che nel 260 a.C., durante la guerra contro Cartagine, fece costruire un’armata di ben 120 navi dotate di un ponte mobile con uncini, per riuscire ad attaccarsi alle imbarcazioni nemiche e combattere corpo a corpo con i soldati rivali.
Tale invenzione per i Romani fu fondamentale e si rivelò vincente. Permise al popolo di mostrare la propria superiorità, sconfiggere i Cartaginesi e soprattutto ottenere il controllo del Mediterraneo occidentale.
La storia della nave
La nave Caio Duilio è stata varata il 23 ottobre del 2007, trasportata poi presso i cantieri navali del Muggiano (Sp) per l’allestimento dell’intero sistema di combattimento. La prima prova in mare è stata il 12 febbraio dell’anno successivo.
È entrata in servizio con la consegna alla Marina Militare il 3 aprile 2009. Circa un mese dopo, l’imbarcazione ha preso parte ad un’esercitazione congiunta insieme ad altre navi “sorelle” e “gemelle”.
Il cacciatorpediniere Duilio è un lanciamissili.
Il suo esordio in ambito internazionale è stato dal 4 al 17 febbraio del 2011 durante l’esercitazione Nato Proud Manta, in quella occasione ha operato insieme ad altre navi nelle acque del Mar Ionio, affiancato da sommergibile e aeromobili di 9 Nazioni alleate.
In quello stesso anno è stata consegnata la bandiera di combattimento con un evento a Gaeta, alla presenza del capo di Stato maggiore della Difesa Biagio Abrate, del Capo di Stato maggiore della Marina militare Bruno Branciforte e dell’allora sindaco di Roma, città donatrice del vessillo, Gianni Alemanno.
In tutti questi anni ha toccato numerosi porti internazionali.
Le dimensioni e l’armamento
Il cacciatorpediniere lanciamissili italiano è lungo 152 metri e largo una ventina. La velocità arriva fino a 29 nodi. 195 il numero massimo di persone a bordo.
Dal punto di vista degli armamenti, la nave dispone3 Oto Melara 76/62 SR; 2 Oto Melara Oerlikon KBA 25/80; Sist. Miss. PAAMS: 6 lanciatori vert. (48 celle) per Aster 15 e Aster 30; Predisp. per 8 S/S Teseo Mk2/A; 2 lanciarazzi SCLAR-H; 2 lanciasiluri Eurotorp B515/1 MU90; EH101/SH90.
Che ruolo ha e a cosa serve
Il Caio Duilio, grazie a tecnologie di ultima generazione, svolge diversi compiti di controllo dello spazio aereo, con il compito di individuare minacce. Ha inoltre funzioni di comando, anche in situazioni di crisi ed emergenza.
Dispone del recentissimo Link22, un nuovo apparato di comunicazione tradizionale e satellitare. Può contare su un moderno sistema di supporto al comandi, che varia a seconda delle esigenze e delle necessità del momento.
Ha un hangar e un ponte di volo per operare con gli elicotteri SH90 ed EH101. Infine il potente mezzo ha ottenuto la caratteristica di “Combat Ready” presso il Centro di addestramento aeronavale della Marina Militare.