L’Angelus di Papa Francesco è ripreso regolarmente dopo i problemi di salute del Pontefice. Messaggi chiari e accorati da parte sua: gli stati sono folli se pensano di perseguire la pace attraverso le guerre, che tanto dolore e sofferenze portano agli innocenti ed agli incolpevoli.

Gaza e Ucraina vengono considerate nella preghiera di Papa Francesco, che chiede la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas. Critiche anche all’aumento di vendite di armi nel mondo.

L’Angelus di Papa Francesco: l’appello del Pontefice per fermare le guerre

Papa Francesco torna a parlare in pubblico dopo la pausa degli ultimi giorni, dovuti ad una leggera bronchite e a dei controlli di salute all’ospedale Gemelli di Roma. Il Pontefice si focalizza, oggi 3 marzo, sulle tante guerre che tempo fa gli hanno fatto dire che viviamo in una “terza guerra mondiale a pezzi“.

Gaza e Ucraina, certo, ma anche tutti quegli altri conflitti (come in Yemen, in Sudan, ecc.) che vengono dimenticati spesso da tante persone. Commentando il brano del Vangelo su Gesù che scaccia i mercanti dal tempi, il Pontefice apre il suo Angelus sulla necessità che il mondo riscopra la fraternità fra estranei:

L’invito anche per il nostro cammino di Quaresima, è a fare in noi e attorno a noi più casa e meno mercato. Prima di tutto nei confronti di Dio. Come? Pregando tanto, come figli che senza stancarsi bussano fiduciosi alla porta del Padre, non come mercanti avari e diffidenti. E poi diffondendo fraternità. Chiediamoci, allora: prima di tutto, com’è la mia preghiera? È un prezzo da pagare o è il momento dell’abbandono fiducioso, dove non guardo all’orologio? E come sono i miei rapporti con gli altri? So dare senza aspettare il contraccambio?

Circa 20mila persone erano oggi in Piazza San Pietro per ascoltare le parole di Papa Francesco che, come detto, ha dedicato gran parte delle sue parole ai conflitti in Ucraina e a Gaza. A proposito della guerra ai confini dell’Europa dell’est il Pontefice ha detto:

Per favore non dimentichiamo la martoriata Ucraina, dove ogni giorno muoiono tanti. C’è tanto dolore

Riguardo invece Gaza, Papa Francesco chiede in modo accorato che le trattative per la liberazione degli ostaggi vadano avanti, nonostante sia palese da tempo che c’è molta diffidenza fra apparati israeliani e quelli di Hamas:

Incoraggio a continuare i negoziati per un immediato cessate il fuoco a Gaza e in tutta la regione affinché gli ostaggi siano subito liberati e tornino dai loro cari che li aspettano con ansia e la popolazione civile possa avere accesso sicuro ai dovuti e urgenti aiuti umanitari.

L’appello di Papa Francesco contro la vendita delle armi: “Il disarmo è un dovere morale”

Infine, tocca alla vendita delle armi, che dal 2022 ha fatto registrare secondo molti analisti un grande balzo in avanti a livello di ricavi. Il Pontefice critica pesantemente questo andazzo, che toglie tempo e risorse a chi davvero ne ha bisogno:

Mi domando: davvero si pensa di costruire un mondo migliore in questo modo? Davvero si pensa di raggiungere la pace? Basta per favore, diciamo tutti noi: ‘Basta per favore! Fermatevi!‘ Quante risorse vengono sprecate per la spesa militare che a causa della situazione attuale continuano tristemente ad aumentare. Auspico vivamente che la comunità internazionale comprenda che il disarmo è anzitutto un dovere. Il disarmo è un dovere morale.