Un soprannome spesso basta per raccontare la grandezza di un atleta. Per tutti Tatanka, Clemente Russo è stato uno dei pugili italiani più forti di sempre. Il suo palmarès parla chiaro: due Mondiali e due argenti alle Olimpiadi, a Pechino nel 2008, tra mille rimpianti e poi a Londra nel 2012. Portabandiera della Nazionale italiana nella cerimonia di chiusura delle Olimpiadi del 24 agosto 2008, ma anche uomo di spettacolo oltre che esempio di sport. Napoletano nell’anima e orgoglioso di esserlo. Per commentare Napoli-Juventus, Clemente Russo è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Napoli-Juventus, Clemente Russo a Tag24

Due squadre che hanno motivazioni diverse, ma che vogliono scendere in campo con un solo obiettivo: vincere. Napoli e Juventus domani sera si ritroveranno una di fronte all’altra, e come sempre sarà battaglia. I bianconeri devono difendere il secondo posto, sempre più insidiato dal Milan e dimostrare di essersi gettati alle spalle la crisi che ne ha condizionato il rendimento nelle ultime settimane; gli azzurri però sanno che quella del Maradona potrebbe essere l’ultima chiamata per il treno Champions e devono sfruttare gli scontri diretti delle altre avversarie. Fare un pronostico è praticamente impossibile. L’augurio dei tifosi però è quello di poter vivere una grande serata di calcio. Per commenatre Napoli-Juventus, Clemente Russo, campione di pugilato e noto tifoso azzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Domani sera una partita molto importante e sentita. È la prova del nove per dimostrare che il Napoli ha archiviato il momento più difficile?

“Il presidente le sta provando tutte, vedremo se quest’ultima mossa sarà quella giusta. Il 6 a 1 arrivato contro il Sassuolo potrebbe essere una grande riapertura, anche se ovviamente l’avversario non era di primo livello. La cosa fondamentale è che a tratti si sia rivisto il gioco del grande Napoli. Domani contro la Juventus sarà un test importante non tanto per quel che riguarda il risultato, ma per la prestazione e il gioco. Mi aspetto di rivedere le trame che, a tratti, ho notato mercoledì. Si può anche pareggiare o addirittura perdere, ma l’importante è giocarsela al massimo. Questa sarebbe la dimostrazione che il Napoli sta tornando e che finalmente ha trovato la strada giusta”. 

Contro la Juventus è una gara da dentro fuori per la corsa Champions?

“Il tempo per tornare in corsa c’è. Domani sarà un test fondamentale perché se dovesse andare bene i ragazzi si potrebbero motivare e questo va oltre le qualità fisiche e tecniche”. 

Quanto è importante l’aspetto psicologico per raggiungere gli obiettivi?

“Fondamentale. Capita spesso di giocare bene, nel mio caso di combattere bene, ma di uscire con una sconfitta. Quando arrivano tante sconfitte, ti demoralizzi e non riesci più a dimostrare le tue qualità. Secondo me l’aspetto psicologico e le motivazioni rappresentano il 70%. So che vi sembrerà troppo, ma l’aspetto mentale è determinante. Per uno sportivo che sta bene, fisicamente a posto, la testa è tutto”. 

Ti sei dato una spiegazione alla stagione che sta vivendo il Napoli?

“I campioni, e io te lo dico da tale, sono quelli che pagano sempre un prezzo molto elevato. La cosa difficile non è tanto raggiungere il singolo risultato, ma mantenerlo e quest’anno il Napoli sta pagando uno scotto importante. Lo scorso anno sono usciti da super campioni d’Italia, e hanno sbarazzato la concorrenza per lo scudetto. Quest’anno tutti noi tifosi ci aspettavamo che i calciatori potessero riprendere dallo stesso punto in cui avevano lasciato. Così però non è stato, per mille motivi. La partenza dell’allenatore, quella di un paio di calciatori o del direttore sportivo; oppure ancora il rilassamento post vittoria. Insomma i fattori sono tanti e ve lo dico da atleta, perché chi non ha mai fatto sport a determinati livelli probabilmente non può capire. È fisiologico che un calciatore possa avere un calo nelle prestazioni”.

Da tifoso del Napoli cosa rappresenta per te la partita con la Juventus? C’è sempre stata una rivalità importante…

“Da sportivo e da campione vi dico che gli avversari si devono rispettare tutti, ma è normale che sul campo vogliamo vincere. Lo sfottò, quello becero, lo lasciamo alla gente ignorante”.