Incontro molto cordiale fra la Premier Giorgia Meloni e il Primo Ministro canadese Justin Trudeau. Dopo aver avuto un colloquio con Joe Biden nella giornata di ieri 1° marzo 2024, la presidente del Consiglio dei Ministri si è recata a Toronto proseguendo il proprio viaggio in Nord America.

Meloni incontra Trudeau a Toronto: “Insieme davanti alle sfide globali”

L’incontro del Fairmont Royal York Hotel è stato utile per fare un punto della situazione riguardo lo scenario internazionale. Allo stesso tempo, Meloni e Trudeau si sono confrontanti sulle relazioni bilaterali fra i due Paesi e le priorità del G7. Il primo ministro canadese ha sottolineato l’importanza del confronto tra i principali leader del mondo, mettendo in risalto anche il proprio interesse a collaborare con l’Italia:

“Sono impaziente di potere collaborare con l’Italia nel contesto del G7 e di affrontare tutti i dossier che si presenteranno, la comunità internazionale si aspetta delle risposte. Il nostro dialogo verterà su sfide geopolitiche ed economiche, speriamo di poter offrire risposte”.

Meloni: “Evitiamo escalation in Medio Oriente”

Trudeau ha voluto ringraziare l’Italia anche per il sostegno fornito all’Ucraina, una delle priorità di Roma e Ottawa. La premier inoltre ha affrontato anche il tema legato al conflitto in corso in Medio Oriente, dichiarando di voler evitare una escalation che peggiorerebbe ulteriormente la situazione.

Italia e Canada uniti in settori chiave

Per la Meloni, tra Italia e Canada si è aperta una nuova era delle relazioni bilaterali. La premier si è detta felice di poter accogliere Trudeau al vertice previsto in Puglia a metà giugno, aprendo alla collaborazione e al confronto in settori chiave come la transizione ecologica, la ricerca e l’intelligenza artificiale. Proprio su quest’ultimo tema, come già ribadito nell’incontro con Biden, Meloni si è concentrata molto:

“So che quello dell’Intelligenza artificiale è un tema che Italia e Canada condividono. L’intelligenza artificiale è uno strumento che come tutti gli strumenti può essere buono o cattivo, dipende da come lo governiamo. Sono preoccupata soprattutto per l’impatto che potrebbe avere in caso di mala gestione”.