L’obesità è una condizione che può portare ad ansia e depressione per una serie di motivi complessi. Oltre agli aspetti fisici legati all’obesità, come le difficoltà nel movimento e i problemi di salute correlati, ci sono anche fattori psicologici e sociali che contribuiscono al deterioramento della salute mentale.

Prendere consapevolezza di questo stretto legame è fondamentale per affrontare in modo completo ed efficace l’obesità e i suoi impatti sulla salute complessiva.

Scendiamo nei dettagli e vediamo perché l’obesità porta ad ansia e depressione, qual è la connessione e come affrontarla.

Perché l’obesità porta ad ansia e depressione?

Gli studi indicano che le persone obese sono più suscettibili ai disturbi psichiatrici rispetto alla popolazione generale.

Questi disturbi includono disturbi alimentari, ansia, depressione, bipolarità, disturbi cognitivi e da deficit di attenzione.

Gli studi dimostrano che le persone obese manifestano più frequentemente disturbi mentali rispetto alla popolazione generale.

I disturbi mentali più frequentemente correlati all’eccesso ponderale sono caratterizzati da una combinazione di alterazioni del pensiero, della percezione, delle emozioni, del comportamento e delle relazioni interpersonali.

La depressione e l’obesità sono due patologie diffuse, entrambe multifattoriali e influenzate da fattori ambientali e genetici, che generano un forte stigma sociale.

Poiché la depressione si manifesta dopo periodi prolungati di stress, si osserva una correlazione tra stress e obesità, indicando che a volte uno può essere causa dell’altro o viceversa.

La depressione è caratterizzata da una perdita di energia vitale che può influenzare il comportamento alimentare. Al contrario, l’obesità può portare a una bassa autostima, scatenando a sua volta la depressione.

Inoltre, queste patologie condividono meccanismi biochimici e psicologici, come disturbo dell’immagine corporea, disagio psicologico e disturbi alimentari.

Le persone obese mostrano spesso una maggiore prevalenza di disturbi d’ansia rispetto alla popolazione generale, essendo gli stessi tra i disturbi mentali più comuni in Europa.

Si può ipotizzare un collegamento tra il cibo e l’aumento di peso, poiché il cibo può svolgere un ruolo ansiolitico. Questo ruolo del cibo come “rifugio emotivo” potrebbe contribuire ai problemi di peso.

Uno studio nel Regno Unito ha dimostrato che i bambini con obesità a 7 anni hanno maggiori probabilità di sviluppare disturbi emotivi, inclusa l’ansia.

Sebbene il nesso causale non sia stato stabilito, l’OMS ha evidenziato uno stigma associato al peso che può avere gravi conseguenze sui bambini, inclusi bullismo, sensi di vergogna e depressione fino al rischio di suicidio.

Come trattare i disturbi mentali derivanti dall’obesità

Bisognerebbe trattare parallelamente l’obesità e i disturbi mentali. È di fondamentale importanza generalizzare lo screening considerando che i disturbi mentali e l’obesità, fattori di rischio per malattie cardiovascolari, richiedono cure adeguate, che vanno di pari passo.

La Swiss Medical Review, su un articolo riguardante il legame tra obesità e disturbi mentali, ha concluso: “In medicina generale è importante considerare la ricerca di una malattia psichiatrica in una persona obesa e prendersi cura del peso in una persona nota per avere un disturbo psichiatrico. Un trattamento combinato può garantire un maggiore successo nella perdita di peso, un miglioramento della qualità della vita e una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari”.

Se soffri di obesità, è importante che tu ti sottoponga ad uno screening mentale. Trattare entrambe le condizioni contemporaneamente richiede uno sforzo notevole, ma è essenziale per ottenere risultati migliori e più duraturi in termini di perdita di peso e qualità della vita.

Bisogna cambiare mentalità sull’obesità

Per cambiare mentalità, è importante comprendere che perdere peso non è solo una questione di mangiare meno e fare più esercizio. Spesso trascuriamo l’impatto psicologico del peso corporeo.

Riduciamo troppo le cause dell’obesità a semplice mancanza di attività fisica e consumo eccessivo di calorie, trasmettendo aspettative irrealistiche e ignorando le sfide psicologiche che le persone affrontano insieme ai loro problemi di peso.

Inoltre, quando si perde peso, è importante riconoscere i benefici che vanno oltre la semplice perdita di peso. Non sempre migliorano la qualità della vita e possono non risolvere i problemi psicologici. Per questo bisogna considerare entrambi gli aspetti per ottenere veri miglioramenti nel benessere complessivo.