Dieci miliardi di dollari: questa è la fantasmagorica multa elevata dal governo nigeriano nei confronti dello scambio di criptovalute Binance. Una decisione che può essere presa come una testimonianza dei grandi sforzi compiuti dal Paese africano al fine di riuscire a regolamentare al meglio il mercato degli asset virtuali. Una regolamentazione da cui dipende anche la sua stessa stabilità economica.

Il provvedimento è stato peraltro interpretato da più parti come una prova del fatto che molti Paesi, in ogni parte del globo, sono entrati nell’ottica di disciplinare questo particolare ambito. Un’esigenza la quale nasce anche dagli effetti dei crac che hanno funestato il settore nel corso degli ultimi anni. A partire da quelli di Terra (LUNA) e FTX, che hanno ingoiato decine di miliardi dollari.

Per Binance una multa da record

Per Binance non è un buon momento. Dopo i 4,3 miliardi patteggiati con il governo degli Stati Uniti, per la violazione di una serie di normative, ora l’exchange dovrà versarne ben dieci a quello della Nigeria. A rivelarlo è stato Bayo Onanuga, consigliere speciale per l’informazione e la strategia del presidente Bola Tinubu, nel corso di un’intervista rilasciata alla BBC.

Alla base del provvedimento ci sono transazioni illegali intraprese dall’azienda, le quali hanno procurato profitti che sono andati a discapito delle finanze nigeriane. Il provvedimento pecuniario è soltanto l’ultimo atto, per ora, della vicenda. In precedenza, infatti, le stesse violazioni avevano condotto alla detenzione carceraria di due dirigenti di Binance. Il loro arresto era arrivato al termine di un’iniziativa molto ampia, tesa ad una stabilizzazione del mercato ritenuta ormai ineludibile dalle autorità finanziarie.

Il mercato dei cambi del popoloso Stato africano, infatti, è stato caratterizzato di recente da una forte instabilità. Una volatilità che ha spinto infine le autorità a muoversi con grande decisione per cercare di porre rimedio alla situazione.

Gli arresti sono avvenuti ad Abuja, subito dopo l’arrivo dei due dirigenti sul suolo nigeriano. Arrivo concordato nel quadro di una visita che Binance aveva messo in programma per discutere sulla ormai prossima stretta nei confronti delle piattaforme crypto. Un giro di vite ritenuto necessario dopo che i negoziati tra le controparti erano ormai arrivate ad un punto morto. A causarne il fallimento proprio l’atteggiamento di chiusura dei dirigenti di Binance.

Le richieste in questione erano quelle relative alla fornitura dei dati relativi alle transazioni relative alla naira su Binance, avvenute nel corso degli ultimi sette anni e l’eliminazione di alcuni di essi. Il rifiuto dei dirigenti dell’azienda di soddisfare tali richieste senza un intervento diplomatico ha suscitato non poche polemiche. Sino alla conclusione, abbastanza traumatica per la piattaforma di scambio.

La Nigeria sta attuando un vero e proprio giro di vite sulle aziende crypto

La posizione estremamente aggressiva assunta dal governo di Lagos nei confronti di Binance rientra in un quadro molto più ampio. Che vede una vera e propria offensiva nei confronti dell’innovazione finanziaria in genere, tesa a stroncare il riciclaggio di fondi illegali e la speculazione valutaria.

Si tratta in effetti di attività le quali non solo indeboliscono in maniera significativa la moneta sovrana locale, la naira, ma anche l’integrità finanziaria del Paese. Lo ha ricordato senza troppi giri di parole Onanuga: “Se non diamo un giro di vite a Binance, Binance distruggerà l’economia di questo paese”,

Non solo Binance, però, se si pensa che il governo ha bloccato gli scambi di criptovalute ed entità simili nel preciso intento di frenare quella che viene percepito alla stregua di una continua manipolazione del mercato forex e stroncare il flusso illecito di fondi. Non è azzardato affermare che, in questo momento, la Nigeria è in aperto conflitto con l’intera industria delle criptovalute.

La risposta di Binance

Qual è stata la reazione dell’exchange, di fronte all’offensiva delle autorità nigeriane? Binance ha affermato in primo luogo che saranno rimossi dalla sua piattaforma gli utenti attivamente impegnati in pratiche manipolative. Ha inoltre voluto ribadire il proprio impegno nella collaborazione con le autorità nigeriane. In particolare con gli enti di regolamentazione, in maniera da affrontare in maniera efficace i problemi di non conformità alle leggi locali.

Resta ora da capire se il governo di Lagos deciderà di portare avanti la sua crociata contro le pratiche distorsive connesse alle criptovalute. Se così fosse, Binance sarebbe solo la prima vittima di una stretta destinata a lasciare molte vittime sul campo.