In occasione della sua partecipazione a Verissimo, Mr. Rain ha condiviso apertamente il suo mondo nel corso di un’intervista condotta da Silvia Toffanin. Durante la conversazione, ha toccato tematiche profonde e intime.
Mr. Rain, la depressione e la dipendenza dalla droga
Mr. Rain ha instaurato un legame profondo e intimo con la musica, rivelando di incontrare notevoli difficoltà nell’esprimersi direttamente con gli altri. La svolta è arrivata quando ha iniziato a comporre canzoni, scoprendo la capacità di comunicare in modo sincero e pacifico.
Il rapporto con sua madre è particolarmente stretto, definendola uno dei suoi supereroi: “Lei è stata colui che mi ha cresciuto. Ho dedicato a lei ‘I grandi non piangono mai’, una sorta di lettera di scuse e di ringraziamento per tutto ciò che ha fatto.”
Il legame con suo padre è diverso, poiché lo ha visto allontanarsi dalla sua vita dopo il divorzio quando aveva circa 6 anni: “Con il tempo, sia io che lui siamo maturati, e oggi il nostro rapporto è straordinario, di cui sono molto orgoglioso. Siamo come migliori amici.”
Mr. Rain ha sottolineato i problemi durante la sua infanzia, definendola una fase travagliata. Tuttavia, ha ricevuto un prezioso sostegno da persone positive che lo hanno reso felice nonostante le difficoltà.
“Qualche incontro con le droghe – ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera – l’ho avuto anch’io perché emulavo Eminem, il mio rapper preferito: quando sei giovane, sei anche fragile e vulnerabile, e ti fai condizionare dalla persona che hai come riferimento. Per questo evito di dare il cattivo esempio, cerco di dare messaggi positivi”.
Inoltre, ha parlato della sua canzone più celebre, “Supereroi”, nata da un periodo di profonda depressione: “Alcuni anni fa ho attraversato una fase completamente oscura. Portavo dentro di me molte tensioni e sono giunto al punto di odiarmi. Avevo problemi personali, relazionali con amici e familiari, e anche sul fronte lavorativo. Soprattutto, però, non riuscivo più a scrivere, il che mi ha colpito profondamente. Questo blocco mi ha distrutto, ma poi ho iniziato un percorso di ricostruzione e la mia vita è cambiata.”