Allo stadio Olimpico ve in scena l’anticipo che apre la 27° giornata di campionato. Tra Lazio e Milan finisce 0-1 con i rossoneri che conquistano, tra mille polemiche, una vittoria pesantissima per la zona alta della classifica. Protagonista di serata però non è il gioco, ma le decisioni prese dal direttore di gara, Marco Di Bello, che espelle ben 3 calciatori biancocelesti (l’ultima volta che una squadra aveva finito un match in 8 era il 2012). I rossoneri esultano per i punti conquistati, ma a farla da padrona sono le polemiche. Al termine della partita, per commentare Lazio-Milan, mister Pioli è intervenuto in conferenza stampa, per rispondere alle domande dei cronisti presenti. Di seguito le sue parole.
Lazio-Milan, Pioli in conferenza stampa
Dopo una gara intensa e una gestione arbitrale di cui sentiremo parlare sicuramente per qualche giorno ancora, il Milan porta a casa tre punti importantissimi per la corsa Champions e per avvicinarsi al secondo posto, attualmente ancora occupato dalla Juventus. Il gol di Okafor è decisivo per l’1 a 0 finale, ma i rossoneri soffrono i biancocelesti, anche dopo la prima espulsione, quella di Pellegrini, che li porta in superiorità numerica. Difficile analizzare totalmente il match dal punto di vista tecnico. Le 3 espulsioni di Di Bello (oltre al terzino anche Marusic e Guendouzi) sono determinanti e decidono la gara. I rossoneri però si godono una vittoria fondamentale, arrivata in uno scontro diretto importantissimo. Al termine del match, Lazio-Milan, il tecnico dei rossoneri Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti.
“E’ stato un primo tempo complicato in cui abbiamo avuto difficoltà a far girare la palla. La Lazio si è chiusa bene e noi abbiamo provato a trovare la superiorità numerica sulle fasce. Nel secondo tempo siamo partiti meglio, alzando il ritmo. La squadra ha avuto un ottimo atteggiamento, compatta e unita e avevo la sensazione di poterla vincere. E’ chiaro che gli episodi hanno condizionato la partita e ci hanno favorito”.
Gli episodi arbitrali: la gestione di Di Bello
A far discutere è ovviamente la gestione arbitrale. Un match condizionato da 3 espulsioni e da un metro di giudizio poco uniforme. Anche mister Pioli ha commentato gli episodi, ripartendo dal contatto tra Maignan e Castellanos.
“Il rigore non l’ho rivisto e non posso giudicare. Pulisic è un ragazzo corretto e ha rispettato il gioco del calcio. Se l’arbitro non fischia si gioca e Pellegrini è stato ingenuo. Perchè non prende la palla e la butta fuori? Pulisic non è stato antisportivo, sbagliate a pensarlo. Rispetto l’opinione di tutti, ma in quella situazione lì ha fatto quello che doveva fare. Ha rispettato il regolamento. Il metro di giudizio? E’ diventata una gara difficile anche per l’arbitro. Mi sembra, al di là di questa sera, che si sia punendo troppo il calcio che resta uno sport di contatto. Tanti cartellini e falli fischiati si possono evitare”.
Poi Pioli torna su quanto accaduto e soprattutto sulla rissa scoppiata in campo al triplice fischio:
“Abbiamo vinto sfruttando la superiorità numerica. Quello che è successo nel finale va evitato. Purtroppo a volte il nervosismo non si gestisce e non è stato un bello spettacolo. Ho allenato la Lazio e ora alleno il Milan, non posso che essere contento di aver vinto. Era davvero difficile questa sera
Le scelte tecniche: i cambi
In superiorità numerica e sul risultato ancora fermo sullo 0 a 0, Pioli cambia i due difensori cenrali, Kjaer e Gabbia per inserire Thiaw e Tomori. Una scelta particolare, che il tecnico dei rossoneri ha poi spiegato in conferenza stampa.
“Ho imparato dai giornalisti che quando vinci la partita i cambi sono giusti e quando poi la perdi sono sbagliati. Io questa sera li ho azzeccati. Ho cambiato tutti gli ammoniti perchè la gara si era incattivita, era un match particolare e la Lazio poteva tornare ad essere molto pericolosa se fosse stata ristabilita la parità numerica. Leao? Mai pensato di sostituirlo”.
Infine un commento sulle parole di ieri del presidente del club, Gerry cardinale:
“Quando parla la proprietà non commento. A tutti piace vincere e io cerco di farlo il più possibile. Faranno le loro valutazioni”.