La partita tra la Fiorentina di Vincenzo Italiano e il Maccabi Haifa di Messay Dego potrebbe giocarsi a porte chiuse. La gara di ritorno degli ottavi di finale di UEFA Conference League, in programma al Franchi di Firenze giovedì 14 marzo alle ore 18:45, potrebbe essere giocata senza tifosi sugli spalti. È questa l’ipotesi al vaglio dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Le ragioni dietro alla possibilità di assistere a Fiorentina-Maccabi Haifa a porte chiuse sono legate al conflitto israelo-palestinese.

Fiorentina-Maccabi Haifa a porte chiuse: la situazione

Dopo la splendida cavalcata della scorsa stagione con la finale giocata contro il West Ham, la Fiorentina di Vincenzo Italiano ha messo nel mirino la finale della UEFA Conference League 2024. L’ultimo atto della competizione si giocherà mercoledì 29 maggio 2024 allo Stadio Agia Sophia di Atene. Per arrivarci, la squadra di Vincenzo Italiano ha superato il proprio girone al primo posto e ora ha conosciuto l’avversario degli ottavi di finale: i viola sfideranno nel doppio confronto il Maccabi Haifa di Messay Dego. La gara è accompagnata da insidie non prettamente calcistiche.

Il conflitto israelo-palestinese ha conseguenze importanti anche sul mondo del calcio. Il Maccabi Haifa, infatti, gioca in campo neutro le gare casalinghe (così come l’intero campionato israeliano). La gara d’andata degli ottavi di finale di UEFA Europa League si giocherà il prossimo 7 marzo alle ore 21 al Bozsik Stadion. La casa dell’Honved è a Budapest, in Ungheria. Anche la gara di ritorno, però, potrebbe avere restrizioni importanti. La sfida tra Fiorentina e Maccabi Haifa, in programma sette giorni dopo, potrebbe giocarsi a porte chiuse. L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha invitato Lega di Serie A e FIGC “a interessare la società organizzatrice affinché non sia avviata la vendita dei tagliandi”. Le ragioni sono legate al conflitto Israelo-palestinese: per motivi di sicurezza pubblica e per paura di minacce o attentati, la gara potrebbe essere giocata a porte chiuse.

Il precedente

Il cammino nella fase a gironi della UEFA Conference League dovrebbe partire in maniera particolare per la Fiorentina. Prima gara in ‘trasferta’ in Ungheria e poi ritorno a porte chiuse. Nulla è ancora deciso, ma la sensazione è che la richiesta dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive potrebbe essere accolta. C’è anche un precedente molto recente. Lo scorso 21 febbraio, infatti, il Maccabi Haifa ha fatto visita al Gent per il ritorno dei playoff di UEFA Conference League.

Anche in Belgio, il sindaco di Gand ha chiesto e ottenuto che la partita fosse giocata a porte chiuse per evitare problemi di sicurezza e evitare minacce o attentati. Anche nella fase a gironi, inoltre, il Maccabi Haifa ha giocato una gara in campo neutro da ‘ospite’. In quel caso, l’avversario era lo Zorya. L’incontro è stato disputato all’Arena Lublin in Polonia. A causa della guerra in Ucraina, la sfida è stata disputata nella vicina Polonia. Anche in campo internazionale, il calcio si ‘adegua’: Ucraina e Israele giocano i propri incontri in campo neutro. Ne è un esempio, infine, la decisiva sfida che l’Italia ha giocato alla BayArena: la squadra di Luciano Spalletti ha staccato il pass per Euro2024 in Germania quando era ospite dell’Ucraina.