Il DDl Capitali è legge con 80 “sì” a Palazzo Madama e per l’esecutivo rappresenta un passo rilevante nel sostegno alla competizione nel mercato dei capitali.
Il testo normativo punta a rendere più allettante il mercato finanziario tricolore sia per gli investitori italiani sia per quelli esteri. Grazie alla pubblicazione del Ddl Capitali è possibile introdurre la consapevolezza finanziaria ed incentivare la quotazione delle Piccole e Medie Imprese. All’esecutivo viene attribuita una delega per riformare il Testo Unico Finanziario (TUF).
Scopriamo in questa guida quali sono le novità che rivoluzionano il mercato dei capitali con l’ok definitivo del Ddl Capitali.
Via al DDl Capitali: ecco le novità che rivoluzionano il mercato dei capitali
Il DDl Capitali è legge grazie all’ok definitivo da parte di Palazzo Madama. Il provvedimento ha incassato il via libera definitivo con 80 “sì”, nessun voto contrario e 47 astensioni. Per il governo Meloni rappresenta un passo rilevante volto a sostenere la concorrenza del mercato dei capitali.
Grazie a questo provvedimento il mercato finanziario nazionale acquisisce maggiore attrattività da parte degli investitori italiani e da parte di quelli stranieri. Inoltre, il Ddl Capitali punta a favorire la quotazione delle aziende minori e punta ad introdurre la consapevolezza finanziaria tar gli investitori ed i risparmiatori. All’esecutivo viene attribuita la delega per riformare il Testo Unico Finanziario.
Il Ddl Capitali rappresenta un agente catalitico per procedere al rinnovamento del comparto finanziario nazionale e fronteggiare le dinamiche mondiali in evoluzione. Grazie a questo intervento normativo le imprese italiane risultano essere più attraenti per gli investitori italiani e stranieri.
Rafforzamento delle Piccole Medie Imprese
Con il Ddl Capitali viene introdotto un importante mutamento per le Piccole e Medie Imprese, venendo ad aumentare la soglia di capitalizzazione ad un miliardo di euro.
Grazie a questo incremento della soglia di capitalizzazione, un maggiore numero di imprese di piccola dimensione ha la possibilità di accedere al mercato dei capitali per sfruttare a proprio beneficio lo sviluppo e la crescita dimensionale. Grazie a questa previsione normativa, si assiste ad una diminuzione dei costi burocratici per gli investitori con l’eliminazione dell’obbligo di segnalazione alla Consob.
Modifiche alla struttura del CdA
Tra le altre novità introdotte dal Ddl Capitali c’è quella riguardante la struttura del Consiglio di Amministrazione delle aziende minori. Ciò consente di puntare ad un rinnovamento della dinamica tra interessi di minoranza ed investitori di maggioranza. Tutti gli investitori che dimostrano un impegno nel medio-lungo periodo hanno la possibilità di assistere ad un ulteriore aumento dei diritti di voto fino ad un massimo di dieci volte per titolo azionario detenuto.
Consapevolezza finanziaria
Grazie all’approvazione del Ddl Capitali viene introdotta una maggiore consapevolezza finanziaria all’interno degli istituti scolastici: si tratta di un passo fondamentale per le generazioni future.
L’obiettivo è quello di acquisire una maggiore consapevolezza riguardante le questioni finanziarie ed economiche. L’esecutivo è incaricato ad attuare la riforma del TUF, Testo Unico della Finanza verso l’aggiornamento delle normative che regolamentano i mercati finanziari.
I poteri della Consob
Altra importante novità prevista dall’introduzione del Ddl Capitali riguarda la soppressione del potere attribuito alla Consob. Il provvedimento va a sopprimere il potere di incrementare il flottante quando un soggetto vada a ripristinare un flottante tale da garantire le negoziazioni. Tale soggetto deve detenere una partecipazione che ecceda i 90 punti percentuali del capitale e sia rappresentato da titoli ammessi alla negoziazione.
Consob sarebbe depotenziata nell’iter di ammissione al mercato borsistico. Il provvedimento va a sopprimere la presunzione di colpa in capo al responsabile del collocamento di un’offerta al pubblico, nel caso di informazioni false. L’esonero è permesso nel caso in cui si provi di aver adottato la diligenza necessaria per controllare ed assicurare che le informazioni fossero adeguate ai fatti.