Il team di Aleksei Navalny ha diffuso una foto della salma del dissidente russo dai funerali che si sono svolti oggi, 1 marzo 2024, a Mosca. Un’immagine, accompagnata anche da un video, fatta circolare probabilmente anche per tener viva la lezione di lotta e resistenza di Navalny, visto anche che le autorità russe avevano posto il divieto nei confronti di riprese di video o foto.

La salma di Navalny ai funerali a Mosca circondata da sostenitori e parenti

Una folla enorme si è radunata all’esterno della chiesa dell’icona della Madre di Dio ‘allevia i miei dolori’ nel quartiere Maryno di Mosca, fin dalle prime ore della mattinata di oggi, 1 marzo 2024, per assistere alle esequie del dissidente russo, morto lo scorso 16 febbraio in circostanze ancora da chiarire.

Una morte per la quale lo stesso Parlamento europeo ha accusato esplicitamente la Russia e Vladimir Putin, ritenuti “penalmente responsabili“.

Navalny ha pagato con la vita la sua opposizione a Putin. Una ribellione che, tuttavia, ha raccolto attorno a sé un crescente numero di sostenitori e simpatizzanti che oggi, nel momento dell’ultimo saluto, hanno gridato il suo nome e ripetuto uno dei suoi slogan:

“Non aveva paura e noi non abbiamo paura”.

Una ribellione che si è concretizzata anche nella foto che ritrae la salma dell’uomo, e nel video realizzato durante la funzione, senza curarsi dell’imposizione delle autorità russe che avevano vietato riprese di qualsiasi natura durante la cerimonia.

Ecco il video:

La bara aperta e il corpo ricoperto di fiori

La foto è stata diffusa su Telegram dal team di Navalny, mentre i funerali volgevano al termine.

Nell’immagine si vede il dissidente coperto per metà dai fiori lasciati da coloro che sono intervenuti alla funzione, e circondato da numerose persone, tra cui i suoi genitori.

Dopo la funzione, la bara è stata trasportata nel vicino cimitero di Borisov, nel quartiere Maryno di Mosca, dove Navalny viveva con la sua famiglia. Cimitero che, contrariamente a quanto circolato in precedenza, non sarà chiuso al pubblico per volere delle autorità russe.