Il patto sociale per il lavoro dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione rappresenta un itinerario personalizzato volto a facilitare l’inserimento lavorativo. Analogamente, si applica anche al Supporto per la formazione e il lavoro, in vigore dal 1° settembre 2023 per coloro definiti “occupabili”. Questa iniziativa si articola in due fasi distintive:

  1. L’attivazione del patto di attivazione digitale.
  2. L’adesione a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa.

Patto sociale per Assegno di Inclusione, come funziona?

Il patto sociale correlato all’Assegno di Inclusione (ADI) segue un modello simile a quello precedentemente adottato per il Reddito di Cittadinanza, ma con un incremento di obblighi per i beneficiari. Fondamentalmente, coloro che usufruiscono di tali benefici sono tenuti ad aderire obbligatoriamente al nuovo patto per il lavoro, che si articola in due fasi distinte:

  1. Sottoscrizione del patto di attivazione digitale: questo comporta l’iscrizione al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), facilitando l’interscambio di dati tra le banche dati dell’INPS e le forze dell’ordine coinvolte nei controlli.
  2. Adesione a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa, noto come “patto di servizio personalizzato”. In questo contesto, il percorso viene delineato nell’ambito di uno o più progetti finalizzati a individuare le esigenze del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti. Il patto di servizio personalizzato può essere integrato con i percorsi formativi previsti dal Programma Nazionale per la Garanzia dell’Occupabilità dei Lavoratori (Programma GOL), specificato nella Missione M5, componente C1, del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR).

Come sottoscrivere il patto sociale per l’Assegno di inclusione?

La procedura di sottoscrizione del patto per il lavoro inizia con l’accesso al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) attraverso la pagina dedicata. Questa fase avvia la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale, il cui funzionamento sarà descritto dettagliatamente in seguito.

Nel SIISL, è possibile autenticarsi scegliendo tra due modalità:

  1. “Accedi come Cittadino”: destinata ai cittadini aventi diritto che desiderano richiedere il Supporto per la Formazione e il Lavoro e, dal 1° gennaio 2024, l’ADI. L’accesso avviene tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Si specifica che la domanda può essere presentata anche attraverso patronati (e, dal 1° gennaio 2024, anche tramite CAF).
  2. “Accedi come altro utente”: rivolta a coloro che gestiscono la misura in base alla propria competenza. Da qui è possibile accedere come “Agenzia per il Lavoro (APL)”, “Ente Formatore/Centro Provinciale Istruzione Adulti (CPIA)” o “Patronato”, identificandosi sempre con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE).

Una volta completata l’identificazione, l’utente verrà automaticamente trasferito alla nuova piattaforma SIISL per i successivi passaggi necessari per il funzionamento del Patto di Attivazione Digitale, i quali saranno illustrati di seguito.

Per quanto riguarda la sottoscrizione dell’adesione al patto personalizzato di inclusione sociale o lavorativa, questa avviene presso i Centri per l’Impiego dei Comuni, sia singoli che associati, dopo la valutazione dei servizi sociali o dell’equipe multidisciplinare.