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Crisi energetica, a rischio luci di Natale in condominio



Crisi energetica, a rischio luci di Natale in condominio

Non solo i problemi legati ai rumori, agli odori, la crisi economica esacerba gli animi dei condomini anche sul tema del risparmio energetico

Non bastavano i problemi legati ai rumori, agli odori, agli animali domestici: in questi giorni la crisi economica esacerba gli animi dei condomini anche sul tema del risparmio energetico. Lo ha confermato ai microfoni della trasmissione Società Anno Zero a cura di Livia Ventimiglia, Massimiliano Marzoni presidente ANACI Lazio, che, rispondendo ad una richiesta di un’ascoltatore, ha sottolineato la difficoltà economiche di tanti condomìni. 
 

Luci di Natale in condominio, la richiesta di un ascoltatore a Radio Cusano 

La rubrica settimanale “assemblea condominiale” è partecipata da ascoltatori che desiderano ricevere delucidazioni su tante problematiche che riguardano la vita condominiale. Da anni gli esperti di Anaci  (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) puntualmente intervengono in diretta per rispondere ai cittadini e dirimere dubbi sulla convivenza in condominio. Il tema energetico la fa da padrone da qualche settimana, alla luce degli aumenti considerevoli delle utenze per i consumi energetici (luce e gas). 
 
La richiesta di Giorgio: “L’ultima battaglia tra condomini è per le luminarie, in realtà poche, che secondo alcuni consumerebbero moltissima energia. Va bene tutto ma il condominio al buio a Natale mette tristezza. Volevo riflettere con voi sull’esasperazione che stiamo vivendo, grazie.”
 
“In un clima già teso dovuto agli accadimenti degli ultimi anni – spiega Marzoni rispondendo – nei condomìni arriva la crisi energetica con poca informazione e senza una visione sulla strada da percorrere per poter avere l’efficienza utile al risparmio. Oggi abbiamo una politica conservativa che ci dice come risparmiare, ovvero riducendo i riscaldamenti e quindi i consumi, ma nessuno ha una visione sulla strada da intraprendere per risolvere il problema in una vera transizione ecologica. Tutto questo sta accentuando il nervosismo dei cittadini.”
 

Conflittualità nei condomini

Tra le cause civili quelle condominiali rappresentano circa una su cinque: secondo stime approssimative arriverebbero due milioni. Naturalmente non sempre le liti finiscono in tribunale ma i motivi di scontento all’interno dei palazzi sono diversi. Secondo il Codacons, che ha stilato una classifica delle cause di lite in condominio, al primo posto ci sono gli odori fastidiosi, al secondo i rumori molesti, al terzo gli animali domestici. A seguire l’utilizzo improprio delle aree condominiali comuni, l’utilizzo del giardino, piante sui balconi. Per quanto riguarda le regioni con i condomini più litigiosi, in testa ci sono Campania e Lazio con oltre 190 mila cause. Seguiti da Sicilia e Veneto con 160 mila cause pendenti. Anche gli emiliani litigano nei condomini, scatenando ben 150 mila cause.