Duro attacco di Vladimir Luxuria alla giustizia sportiva e non solo. Luxuria, commentando il caso Sarri su Radio Cusano Campus, non le ha mandate a dire, arrivando ad auspicarsi anche l’intervento del Presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Luxuria è stata molto dura con Sarri e con il giudice sportivo che gli ha dato una squalifica di due giornate: “L’allenatore del Napoli, che sicuramente era nervoso perché il Napoli stava perdendo, ha inveito contro l’allenatore dell’Inter dandogli del frocio e del finocchio, per poi dire che sono cose di campo, che sono cose che si dicono in un momento di nervosismo. Poi pensava di risolvere tutto con una stretta di mano, come se fosse normale insultare i gay quando si è nervosi. E la giustizia sportiva ha fatto una cosa peggiore rispetto all’insulto di Sarri, perché gli ha dato solo due giornate di squalifica con una attenuante vergognosa, e cioè che Mancini non è gay. Quindi non essendo gay Mancini, dirgli frocio non era insulto. Quindi potete dare del frocio agli etero mentre ai gay non lo potete dire. Come dire che se si dà della mignotta a una donna, se questa donna davvero esercita questo lavoro l’insulto è punibile, mentre se la donna non fa la prostituta, allora c’è un’attenuante. Mi auguro che Malagò si infuri davanti a questa decisione ridicola e assurda della giustizia sportiva. Invito almeno un calciatore del Napoli ad indossare dei lacci color arcobaleno per smarcarsi dalle brutte parole che ha usato Sarri.
Sull’utero in affitto: “Siamo tutti contrari allo sfruttamento di una donna che viene pagata per fare figli per un altro. Tutti siamo contrari all’utero in affitto o alla gestazione per altri per fini commerciali. Ma qui stiamo parlando di un’altra cosa. Se una donna ha avuto l’esportazione dell’utero e chiede alla sorella, a un’amica, di poter realizzare il sogno di avere un bambino, che cos’è uno sfruttamento commerciale? No, è per fine altruistico. Se una coppia gay trova una donna che decide non per motivi economici ma perché vuole dare a una coppia gay la possibilità di avere un figlio, di fare la gestazione per altri, chi siamo noi per giudicarla? Bisogna riconoscerle un rimborso per le spese mediche, per il mancato guadagno dal mancato lavoro, ma non si tratta di cose a fini commerciali“.