Luka è uno che ha portato le sue canzoni in lungo e largo per l’Europa. Uno che le chitarre le suona ma le smonta anche, essendo un grande appassionato dell’arte della liuteria. Ha da poco pubblicato l’album “Forgotten Dream” e si accinge a girare il paese in un modo… atipico. Lasciamo che sia lui stesso a dirci come mentre si presenta, tra quattro chiacchiere, ai nostri lettori.
Sei al secondo disco. Come ci sei riuscito in un paese poco avvezzo a dar spazio ai giovani?
Luka Zotti – Ci sono riuscito grazie alla tanta voglia di rimettermi a fare musica inedita e grazie alla raccolta fondi che ho creato tramite Music Raiser. Circa novanta persone ha acquistato in pre-order il mio album dandomi così la somma di 2300 euro, importante per avere la start-up del progetto.
L’idea del “Sofà Tour” è molto carina. La racconti meglio?
Luka Zotti – Stavo facendo un house-concert da amici. Non era la prima volta che accadeva ed allora abbiamo pensato che potesse avere senso farne un vero e proprio tour. Simbolicamente è molto forte perché la gente apre le porte di casa all’arte. Ad oggi abbiamo cinque date ma è tutto così snello che nuove date possono arrivare in qualsiasi momento.
Sei un artista completo. Quanta musica c’è nella tua pittura?
Luka Zotti – Tantissima e quanta pittura c’è nella mia musica! Sono due lati di me strettamente correlati perché lavoro sulle sfumature. Cromatiche, col pennello, e musicali, con la chitarra.
Qual è l’opera di arredamento che hai realizzato che ricordi con maggiore affetto?
Luka Zotti – Premesso che da giovane ho fatto proprio l’arredatore d’interni, direi che trovo molto bella la chitarra a lampada. Una chitarra vera, che si può anche suonare, che ha una serie di buchi e cavi che la rendono lampada.
Hai creato il Tree Pad Key Guitar, che vediamo in foto. Che strumento musicale è?
Luka Zotti – Come vedete, ha la forma della chitarra ma incorpora una tastiera, delle percussioni, un multi-effetto, un carillon ed altro che vale la pena scoprire. Io lo suono sia live che nel disco.
È vero che suoni anche con la spada laser?
Luka Zotti – Non si sa mai cosa succede ai miei concerti. Nei live ci sono brani del disco ma non solo. Può accadere, perciò, che io usi anche giocattoli per toccare la chitarra e la spada laser è uno dei miei giocattoli preferiti.
Com’è lo stato di salute della musica italiana?
Luka Zotti – La musica in Italia è in coma quasi irreversibile. È molto dura ma devo anche ammettere che la cosa positiva è che vanno avanti solo quelli che ci credono davvero.
Alla luce di questo scenario, credi che servano ai ragazzi le scuole di musica?
Luka Zotti – Credo che tutto si debba sempre basare sulla preparazione. Chi sa si salva. Studiare musica apre la mente e l’orecchio. Va bene il self-made ma se si approfondisce meglio. Una sola raccomandazione: occhio solo alle regole che fanno perdere l’istintività. Dovete trovare un equilibrio tra le due parti.